Domenica primo marzo, per prevenire la possibilità di aggravare l’emergenza epidemiologica del virus Sarà-CoV-2, a Piacenza anche la messa domenicale è “andata in onda” online, in diretta streaming, in modo che i fedeli potessero seguirla anche da casa anziché affollare – con i conseguenti rischi del caso – i luoghi di culto cittadini.
Nella città capoluogo della provincia dell’Emilia-Romagna più colpita dal contagio – anche a causa della contiguità con l’area lombarda del Lodigiano, il focolaio al momento più attivo in Italia – il vescovo Gianni Ambrosio, anziché celebrare la liturgia domenicale in cattedrale, come di consueto, lo ha fatto in una cappella adiacente alla curia cittadina.
La celebrazione è stata poi trasmessa in streaming sui canali della diocesi piacentina e in diretta sull’emittente locale TeleLibertà. “Tutta la nostra vita – ha detto il vescovo Ambrosio – è come sconvolta da questo coronavirus. Questo cammino di Quaresima è un cammino di vita e di speranza, per vivere in comunione con tutti, in particolare con chi è in una situazione di difficoltà”.
Nel decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) contenente le misure – valide dal 2 all’8 marzo – per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, peraltro, l’apertura dei luoghi di culto ha trovato una disciplina più specifica rispetto all’ultima settimana di febbraio: è consentita ma allo stesso tempo è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare una distanza reciproca di almeno un metro l’uno dall’altro.
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