“Dobbiamo essere franchi sulla scuola, la ricerca e i dati dicono che non sono focolai di diffusione dei contagi. Noi cerchiamo di analizzare i dati, abbiamo un approccio pragmatico. C’è un valore della didattica in presenza”, dove la “relazione interpersonale è fondamentale”, anche per questo “abbiamo dato un segnale nelle zone rosse”, dove il governo ha lasciato andare sui banchi i ragazzi della “prima media, che non si conoscono, i professori non conoscevano nemmeno i loro nomi: mandarli a casa sarebbe stata una grossa perdita. Cerchiamo di mantenere questo presidio.
Quel che avviene prima e dopo” il suono della campanella “può costituire dei focolai, ecco perché le regole sono fondamentali, però l’esperienza empirica dimostra che i nostri ragazzi rispettano molto le regole”, ha detto ancora Conte, in video conferenza.
Ultimi commenti
Grazie Luca Vecchi ti confermi sempre il migliore, in barba alle difficoltà dei tuoi cittadini
Ma per i cittadini che hanno il pagamento RID ? Ho chiesto a IREN e mi hanno dato risposte del tutto impraticabili. Morale: tutti i contribuenti con
poco credibile uno che attacca a testa bassa e si nasconde dietro un nome falso