Con le “Poesie edite e inedite” prosegue la pubblicazione dell’opera omnia di Corrado Costa

Corrado Costa poesie edite e inedite 1947 1991

Dopo la pubblicazione delle poesie infantili e giovanili del poeta reggiano Corrado Costa, la casa editrice Argolibri continua la meritoria pubblicazione della sua opera omnia con le “Poesie edite e inedite (1947-1991) – Opere poetiche II. Perfette circonferenze d’ombra”. Ancora una volta la cura del volume è dell’attenta e precisa Chiara Portesine.

Il volume si apre con un’introduzione magistrale dell’ex editor di Feltrinelli Aldo Tagliaferri, intitolato “Tentativo di vedere da vicino un poeta invisibile”, in cui, tra le tante intuizioni, si mette in evidenza l’esigenza di Costa di teatralizzare la poesia, coltivando in questo modo una vera passione per l’oralità.

Il corposo volume (458 pagine, 24 euro) segna le tappe a partire dal “Pseudobaudelaire” del 1964 («I cari inganni: i fiori che cantano, l’Europa positivista in trance») a “Le nostre posizioni” del 1972 (in cui compare «Come iniziare un poema politico di 30.000 versi»); da “The complete films” del 1983 («Danno pochi film di L’Uomo invisibile, o ne danno molti») alle tante poesie inedite, stravaganti o uscite in rivista dal 1947 al 1991, l’anno della sua morte.


È questa, forse, la parte meno riuscita del libro, in cui non si dà la dovuta importanza ai poemi costiani; la pubblicazione de “Il fiume”, in particolare, quasi come accumulazione di singole poesie, risulta assai peggiorativa e incomprensibile rispetto alla piccola e preziosa pubblicazione originale. Insomma, l’idea che i piccoli libri/poemi non siano considerati come le raccolte di testi lascia perplessi.

Ciò non toglie che ci si trovi di fronte a un libro importante per tutta la letteratura italiana del secondo Novecento, in cui si racconta di uno scrittore che attraversa con agilità diversi generi letterari – poesia, prosa, teatro, vignette, arte visiva, saggistica – in modo contiguo. Come ha ricordato l’amico Nanni Balestrini in un ritratto di Costa nell’ottobre del 2008, lo specifico della ricerca di Corrado sono “il gioco continuo col linguaggio, l’ironia, la giocosità, la vitalità, la freschezza”.