Chiudono con oltre 15.000 visite complessive le mostre di Fotografia Europea 2021

Chiostri di San Pietro FE2021 ph Melissa Iannace

Dopo un’edizione – quella del 2020 – annullata per la pandemia di nuovo coronavirus, in questo 2021 Fotografia Europea è riuscita nell’intento che si era preposta: stimolare la ripartenza della vita sociale di Reggio, riaccendere i riflettori sulla cultura visuale e sul ruolo delle immagini e riaprire finestre di dialogo per ripensare il mondo in cui viviamo, puntando sul tema “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”.

Hanno chiuso i battenti lo scorso 4 luglio le 23 mostre predisposte dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio in sette sedi espositive e sette luoghi pubblici aperti (strade, piazze e parchi, per garantire la fruibilità di una parte della kermesse anche in caso di eventuali chiusure delle sedi canoniche), dopo aver registrato oltre 15.000 visite complessive.

I risultati, a detta degli organizzatori, sono stati superiori alle incerte attese, considerando anche che tutta la fase preparatoria della manifestazione si è svolta durante il cosiddetto “lockdown della cultura” e in condizioni di forti limitazioni agli spostamenti.

Sono stati 6.627 i biglietti venduti presso le biglietterie e online, con oltre 15.000 presenze rilevate nelle sedi di Palazzo Magnani, Palazzo da Mosto e chiostri di San Pietro; sono stati 5.412 i visitatori della mostra allestita all’interno del rinnovato Palazzo dei Musei, 3.327 quelli dello Spazio Gerra, 3.788 quelli della mostra di Giovane Fotografia Italiana ai chiostri di San Domenico, 880 quelli della mostra sui tesori della biblioteca Panizzi.

Durante i tre giorni di eventi dedicati alla fotografia, slittati quest’anno al weekend lungo del 18-19-20 giugno per ragioni legate all’emergenza sanitaria, sono state circa 1.500 le persone che, nonostante il caldo e le restrizioni anti-Covid, hanno partecipato ai talk, alle letture dei portfolio, ai convegni, alle conferenze, ai workshop, alle visite guidate, alla book fair e alle presentazioni di libri, mentre oltre 6.000 sono state le visualizzazioni degli stessi eventi trasmessi sulle piattaforme social del festival.

“La grande qualità artistica di Fotografia Europea è stata confermata dal numero importante di visitatori registrato in questo 2021: un risultato nient’affatto scontato visti i mesi difficili che ci siamo lasciati alle spalle, che riconferma la voglia della città di ripartire dalla cultura”, ha commentato il sindaco Luca Vecchi: “Nonostante le difficoltà legate alle misure di sicurezza, grazie alle tante sedi all’aperto che si sono aggiunte a quelle storiche, la fotografia è riuscita a inserirsi ancora più nel tessuto cittadino, conquistando spazi nuovi e trasformandoli in luoghi sempre più emblematici, tenendo assieme arte e socialità”.

“Dopo un anno così complesso – ha aggiunto l’assessora comunale alla cultura Annalisa Rabitti – iniziato con tante incognite e riunioni a distanza con una direzione artistica in gran parte nuova, aver raggiunto questi numeri è stato un mezzo miracolo. La città è ripartita, nei weekend hanno lavorato tutti, anche i taxisti. La cultura non è solo svago ma è anche un motore in grado di cambiare la città. La qualità delle mostre allestite, i talk internazionali, l’avvio della produzione di Joan Fontcuberta con la raccolta di oltre 12.000 foto inviate dai cittadini e le mostre open air consegnano un bilancio di questa edizione decisamente positivo”.

Sulla stessa linea Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani: “Il segno forte di questa edizione, al di là dell’indubbia cifra artistica espressa dalla scelte dei tre curatori, è stato l’esplicito legame con l’arte contemporanea e con la sua capacità di dialogare con la fotografia per interpretare il tema, oltre i canoni e il medium, come ha testimoniato la presenza del lavoro di Sophie Whettnall, la cui installazione nel Chiostro Piccolo ai chiostri di San Pietro è risultata di gran lunga la più “instagrammata”. Reggio deve continuare a confrontarsi con l’arte contemporanea e la sperimentazione. La programmazione futura andrà proprio in questa direzione”.


La macchina organizzativa di Fotografia Europea è già al lavoro per preparare la nuova edizione: a breve sarà comunicato il tema che caratterizzerà la manifestazione nel 2022.