I carabinieri della stazione di Castelnovo ne’ Monti hanno denunciato alla procura di Reggio Emilia un 23enne reggiano residente in Appennino per maltrattamenti in famiglia e percosse ai danni della compagna, la quale secondo la ricostruzione dei militari dal 2017 in poi in diverse occasioni avrebbe ricevuto offese e minacce di morte e avrebbe subìto violenze, anche davanti al figlio minore della coppia; i maltrattamenti non si sarebbero fermati nemmeno nel periodo in cui la donna era incinta per la seconda volta.
Al termine delle indagini il sostituto titolare dell’inchiesta ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio l’allontanamento del 23enne dalla casa familiare e il divieto per quest’ultimo di avvicinarsi alla vittima, una 27enne reggiana, dalla quale il giovane dovrà stare lontano almeno 1000 metri, senza potersi inoltre avvicinare ai luoghi frequentati abitualmente dalla ragazza.
Dalle risultanze investigative è emerso come dal 2017 la donna, fin subito dopo la nascita del primo figlio della coppia, e successivamente anche durante la seconda gravidanza, fosse stata sottoposta a continue vessazioni di tipo fisico e psicologico derivate dall’inizio di un periodo di difficoltà economiche del nucleo familiare e dalla pretesa, da parte del compagno, che la 27enne partecipasse (nonostante fosse disoccupata) al pagamento delle spese chiedendo soldi ai propri familiari.
La convivenza, proseguita tra allontanamenti e riavvicinamenti, è proseguita nel tempo con altri episodi di violenza verbale e fisica da parte del giovane, non solo per motivi economici ma anche per costringere al silenzio la 27enne dopo che questa aveva scoperto un tradimento: la donna, secondo i racconti, sarebbe stata offesa (“fallita”, “non vali niente”, “madre di merda”) e minacciata di morte, oltre che aggredita con schiaffi, calci, testate; in un’occasione la vittima è stata afferrata per il collo dal compagno, che avrebbe minacciato di ucciderla, mentre in un’altra occasione – alla presenza dell’amante – il 23enne l’ha schiaffeggiata e ha aperto la finestra minacciando di gettarla giù.
Episodi – aggravati dall’essere stati commessi anche in presenza del primogenito della coppia – che sono terminati con la decisione della donna di denunciare quanto stava accadendo da anni e poi, dopo le indagini dei carabinieri, con l’allontanamento del compagno violento da casa.
Ultimi commenti
costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno