Bonaccini: la Borgonzoni non lascia il Senato. Se perde, torna a Roma

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“Cara Lucia, intanto ti ringrazio per la chiarezza: non ti dimetti e resti senatrice. Questo vuol dire che tieni aperta la porta per Roma nel caso tu dovessi perdere, invece di rimanere in consiglio regionale a guidare l’opposizione. Giusto che gli elettori lo sappiano.

I confronti, poi, vanno fatti sui problemi concreti dell’Emilia-Romagna. Il quotidiano più diffuso a livello regionale ha proposto di farne uno, io ho accettato e tu hai rifiutato. Così come diverse televisioni locali hanno ricevuto da tempo la mia disponibilità, ma ancora nulla da parte tua: come mai? Mi è già capitato di partecipare a confronti con categorie socio-economiche ai quali eravamo stati invitati entrambi, ma ero presente solo io. Abbiamo fatto senza problemi un confronto televisivo su una Tv nazionale, adesso però è il momento dei progetti concreti. Tu vuoi discutere di partiti e alchimie politiche, io voglio parlare di Emilia-Romagna, perché è alla guida di questa Regione che ci siamo candidati. Scappi, forse? Non conosci abbastanza bene la regione che ti candidi a guidare? Altrimenti parliamone. Di Emilia-Romagna.”

La richiesta del governatore: si dimetta. Scrive questa mattina il governatore e candidato del centrosinistra alla guida della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “La mia avversaria sostiene oggi che a lei interessa solo l’Emilia-Romagna, mentre io punterei ad altro. Un capovolgimento di quanto tutti hanno potuto intendere fino ad oggi. A differenza sua, io non mi sono candidato in Parlamento nel 2018 e ribadisco quanto detto fin dall’inizio della campagna elettorale: se il 26 gennaio vincerò guiderò la Regione come ho fatto nei 5 anni precedenti; se perderò sarò qui a fare opposizione in consiglio regionale, rispettando il mandato degli elettori. Borgonzoni può impegnarsi a fare altrettanto? Se sì ha solo un modo molto semplice per dimostrarlo: dimettersi fin d’ora dal Senato, accettando così anche in caso di sconfitta di rimanere qui in Regione a onorare l’impegno che sta assumendo coi cittadini. Le chiacchiere stanno a zero: dimostri con un gesto concreto di tenere più alla Regione a cui si candida che al suo comodo seggio parlamentare che ancora occupa. Se lo farà sarò il primo a riconoscerglielo”.