Non si placa lo scontro interno al Movimento 5 Stelle di Bologna sulla controversa figura del consigliere comunale Massimo Bugani. L’ultima schermaglia, in ordine di tempo, è arrivata venerdì 22 gennaio, quando la senatrice pentastellata Michela Montevecchi, il senatore Gabriele Lanzi e la facilitatrice grillina Elena Mazzoni hanno accusato Bugani di “muoversi in solitaria, fuori dal solco di condivisione 5 Stelle”.
“Non si capisce a quale titolo e per conto di chi egli ipotizzi coalizioni e decida come il Movimento 5 Stelle si muoverà per le elezioni amministrative. A Bologna esistono altri gruppi di lavoro e sarebbe necessario il confronto interno sui temi prima di ogni uscita pubblica”.
Al momento, secondo quanto affermato da Montevecchi, Lanzi e Mazzoni, “Bugani parla unicamente in rappresentanza degli interessi di Laboratorio Bologna, un movimento parallelo da lui fondato in autonomia e che non si capisce bene da chi sia costituito, se non da irriducibili suoi fedelissimi, e in base a quale norma di statuto, regolamento e codice etico questo laboratorio coesista con il Movimento 5 Stelle”.
“Forse la sua permanenza a Roma lo ha distratto da quanto accaduto in Emilia-Romagna, dove lui è un consigliere comunale come molti altri nostri portavoce che mai si sono sognati di promuovere come ufficiali delle linee politiche non discusse. Consiglieri che, a differenza sua, svolgono il proprio lavoro con umiltà e confrontandosi con il resto della squadra”.
“Da tempo – hanno concluso i due parlamentari e la facilitatrice – sappiamo che il consigliere bolognese ama essere l’unico uomo sulla scena, ma il Movimento non funziona così e le criticità prodotte dalla sua gestione padronale sono sotto gli occhi di tutti. Prenderne atto sarebbe già un segnale che molti attendono sul territorio. Il Movimento non è e non dovrà mai diventare un trampolino di lancio per ambizioni personali. Invitiamo quindi il consigliere Bugani a rientrare nel solco, a non farneticare di primarie di coalizione o altro, poiché il Movimento 5 Stelle deve ancora decidere e lo farà collegialmente, come sempre, e in maniera trasparente”.
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