A Bologna nel buio della sera di venerdì in strada è scesa una manifestazione di protesta contro le misure dell’ultimo Dpcm. Un corteo formato da circa 300 persone, poi aumentato fino ai 400 o 500 partecipanti, tra cui ultras del Bologna e altri giunti in serata da fuori città, è partito poco dopo le 21 dal piazzale antistante la Stazione Centrale e si è diretto nella non lontana piazza VIII Agosto. Tra loro all’inizio è arrivato anche l’ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Favia.
Prima di partire alcuni organizzatori dal megafono hanno preannunciato di voler fare una manifestazione ordinata, apolitica, e di non cadere in provocazioni. Appena in cammino si sono levati però insulti al Governo, al premier Giuseppe Conte, e slogan contro i giornalisti e soprattutto contro le misure restrittive che limitano “la libertà e la dignità”. In testa doppio striscione: “Riprendiamoci quel che è Stato. Lavoro e Libertà la nostra Dignità”. Accesi fumogeni rossi. Sul posto ampio dispiegamento di forze dell’ordine, Digos, anche blindati di Polizia e Carabinieri.
Dopo circa un’ora e mezzo la manifestazione si è conclusa e sciolta.
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Non proprio una folla delle grandi occasioni, complice anche il maltempo. Elena Ethel Schlein ha arringato gli astanti elencando una serie di ovvietà, supercazzòle e […]
Non armati, ma stiamo scherzando????, verranno dotati di mazzi di rose x difesa
Il talebano de noantri si sarebbe pronunciato nello stesso modo di fronte ad una maglietta con falce e martello o qualsiasi altro simbolo di quell'altra