Aumento reati a Reggio, Massari si autoassolve: “Servono più risorse dal governo”

Marco Massari in stazione Reggio – CoRE

L’Indice della criminalità stilato da Il Sole 24 Ore ha certificato per la provincia di Reggio un aumento rilevante delle denunce di reato: +10,45% in un anno, il quarto incremento più alto d’Italia dopo Monza Brianza, L’Aquila e Padova.

Il sindaco di Reggio Marco Massari ha ammesso che i dati diffusi dal quotidiano di Confindustria “confermano una situazione che come sindaci stiamo da tempo registrando e denunciando: un aumento generalizzato della microcriminalità che interessa tutto il Paese e in particolare la nostra regione e che ci preoccupa; si è di fatto tornati ai livelli pre-Covid”.

Massari ha promesso “massimo sforzo per la sicurezza”, ricordando di aver richiesto la presenza dei militari dell’operazione “Strade Sicure” e sottolineando l’istituzione della cosiddetta “zona rossa”, “ma con la consapevolezza che il potere degli enti locali in materia è limitato. La sicurezza e l’ordine pubblico sono competenze dello Stato e questo governo non sta facendo abbastanza. Le risorse stanziate sono del tutto insufficienti, a partire dalle carenze di organico delle forze di polizia: servono più agenti, più presenza delle forze dell’ordine in strada e in tutti gli orari, soprattutto di sera e di notte”.

A Prefettura, Questura e forze dell’ordine, ha aggiunto il primo cittadino, “come amministrazione comunale confermiamo ancora una volta la nostra piena collaborazione: lavoriamo insieme, fianco a fianco, per la sicurezza della nostra città, ciascuno per l’ambito che gli compete. L’ente locale deve investire nella prevenzione e nella lotta al degrado: stiamo lavorando per la cura della città che interviene a più livelli (dalla pulizia all’apertura di nuovi spazi, all’installazione di un numero davvero significativo di telecamere di videosorveglianza), e stiamo mettendo in campo la rigenerazione di aree urbane importanti: dalle ex Reggiane ai nuovi progetti per parco del Popolo, ex caserma Zucchi, ex Polveriera e sottopasso Santa Croce, fino agli interventi che stiamo pensando, anche insieme a Rfi, nell’area del piazzale della stazione ferroviaria”.

Ma per Massari “servono anche più risorse per il Fondo sicurezza dedicato agli enti locali, per poter aumentare gli investimenti nella videosorveglianza in tutta la città e nelle frazioni e per altri interventi quali l’estensione della presenza degli street tutor, esperienza che si è rivelata positiva per la gestione di un particolare tipo di conflittualità, così come per poter ampliare l’organico della Polizia locale”.

I dati del Viminale, secondo il sindaco, “fotografano anche nella nostra città un preoccupante quadro di devianza giovanile, con un incremento delle denunce a carico di minori: è un fatto allarmante per una serie di implicazioni, che non può essere affrontato con la sola repressione. Non è pensabile riempire le carceri di adolescenti, occorre innanzitutto agire con l’educazione e la prevenzione partendo dalle scuole, aumentando i sostegni educativi a ragazzi e famiglie fragili, combattendo la dispersione scolastica, fornendo orientamento professionale, tirocini e alternative alla strada: è quanto stiamo cercando di fare, per esempio, con il progetto DesTeenazioni”.

Infine, Massari ha sottolineato l’importanza di “intervenire sulle marginalità e sul crescente disagio sociale, caratterizzato da aumento della povertà economica e abitativa. Un governo che non si fa carico dell’impoverimento di intere fasce di popolazione e che taglia i fondi al sistema educativo porta avanti una politica che aumenta le disuguaglianze sociali e che non sostiene vere politiche di sicurezza”.



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