Approvato il bilancio 2024 dell’Ausl di Reggio, “rosso” di 23,4 milioni di euro

arcispedale Santa Maria Nuova Reggio Emilia RE – FM

La Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), presieduta dal presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni, ha approvato – con una sola astensione – il bilancio di esercizio 2024 dell’Azienda Usl –Irccs di Reggio.

Il documento è stato illustrato ai sindaci reggiani dal direttore amministrativo dell’Ausl Gian Luca Rivi: a fronte di un disavanzo autorizzato a bilancio preventivo di 89.280.564 euro, l’esercizio 2024 si è chiuso con una perdita significativamente inferiore, pari a 23.873.085 euro, che sarà coperta con le risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.

Lo scorso anno si è registrato un sensibile incremento dell’attività specialistica ambulatoriale, con circa 130.000 prestazioni in più rispetto al 2023 (+7%); anche la chirurgia ha fatto segnare un incremento, con quasi mille prestazioni in più rispetto all’anno precedente. Complessivamente sono state erogate 705.000 visite, 585.000 prestazioni diagnostiche, 6.375.000 prestazioni di laboratorio, 143.000 prestazioni di riabilitazione, 253.000 prestazioni di radioterapia, di dialisi e chirurgia ambulatoriale, mentre gli interventi chirurgici maggiori sono stati complessivamente 41.000.

Sul versante dei costi, il 2024 ha evidenziato spese per il personale pari a 378 milioni di euro, con un incremento di 9 milioni rispetto al 2023 legato ai rinnovi contrattuali di dirigenza medica, personale della ricerca e dirigenti Pta. Sostanzialmente invariato, invece, il personale dipendente (7.071 unità), con una significativa riduzione del personale a tempo determinato grazie alle politiche di stabilizzazione dell’azienda.

In significativo aumento (+8,9%) anche la spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, che ammonta complessivamente a 56 milioni – pur rimanendo la più bassa in regione, con 112 euro pro-capite rispetto a una media regionale di 120 euro. In aumento anche la spesa per l’acquisto ospedaliero di farmaci, che ha raggiunto i 148 milioni (+11,4%), riconducibile all’incremento dei casi trattati anche per il recupero delle liste d’attesa e all’incremento nei consumi dei farmaci oncologici, ematologici, immunosoppressori antivirali per Hiv e Hcv, monoclonali.

Quanto agli investimenti, i lavori conclusi o vicini alla conclusione nel triennio 2024-2026 ammontano complessivamente a 100 milioni di euro, 42 dei quali finanziati dal Pnrr. A questi si aggiungono altri 10 milioni, sempre finanziati dal Pnrr, per il rinnovamento delle tecnologie biomediche (tra cui 9 mammografi, 10 diagnostiche radiologiche, 2 Rmn, 3 Tac, un angiografo per emodinamica) e investimenti informatici (cybersicurezza, cartella clinica unica per tutti i percorsi sanitari ospedalieri e territoriali, rinnovo del collegamento con il Fascicolo sanitario elettronico).

L’indebitamento aziendale per mutui contratti nei primi anni Duemila per coprire gli investimenti di ampliamento e ristrutturazione degli ospedali della rete provinciale si è ridotto nel 2024, attestandosi a 46,7 milioni, contro i 55 milioni di fine 2023. In calo anche i crediti (-19 milioni), in particolare quelli verso privati e altri soggetti pubblici e quelli verso aziende sanitarie pubbliche, grazie a un potenziamento dell’attività di recupero.



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