Laura Cavandoli, deputato e consigliere comunale parmigiana della Lega, è intervenuta lunedì in Consiglio Comunale, invitando le forze politiche e l’amministrazione a sostenere tutti insieme il suo emendamento al Decreto Rilancio che chiede al Governo di stanziare 5 milioni di euro per studio di fattibilità e avvio progettazione della nuova Stazione dell’Alta Velocità da realizzare alle Fiere di Parma.
L’intervento in Consiglio comunale. A Parma, a vicenda della fermata dell’Alta Velocità la conoscono bene tutti.
Gli atti e le prese di posizione delle diverse forze politiche, di Comune e Regione negli anni sull’argomento, sono ampiamente documentati dalla stampa.
Quello che oggi ci preme è fare un passo avanti e portare a Parma una infrastruttura vitale dal punto di vista economico, sociale e turistico per il nostro territorio.
Il 25 maggio, nella scorsa riunione, il consiglio comunale ha approvato una mozione presentata dal gruppo PD che impegna il Comune a predisporre tutti gli strumenti amministrativi necessari per la realizzazione della fermata, per attuare uno studio di fattibilità e per portare, nel frattempo, a Parma i convogli dell’Alta Velocità per Parma 2020. La Lega, coerentemente con la sua posizione di sempre, ha votato a favore.
Contestualmente, anche la Regione e il Governo per voce del Ministro Paola De Micheli si sono detti favorevoli all’opera.
Dopo anni, finalmente sembra che tutti siano d’accordo con la proposta che abbiamo sostenuto da subito di una fermata in linea alle Fiere di Baganzola. Ne prendiamo atto con grande soddisfazione.
Il 4 giugno ho presentato alla Camera un emendamento al Decreto rilancio chiedendo che siano stanziate le risorse necessarie per la progettazione e lo studio di fattibilità della nuova Fermata dell’Alta Velocità a Baganzola.
Si tratta di 2 milioni di euro per il 2020 e 3 milioni per il 2021.
Quanto basta per iniziare la progettazione.
Visto che Comune, Provincia, Regione e Governo si sono recentemente espresse a favore della realizzazione dell’opera, così come il gruppo di maggioranza, il gruppo PD, il gruppo Lega e altri in Consiglio Comunale (la mozione passò con solo 2 astensioni), credo che l’approvazione di questo emendamento possa diventare, al di là del colore politico, una battaglia di tutta la città e un messaggio chiaro che si sta facendo sul serio e in tempi rapidi.
Se le forze politiche presenti in consiglio comunale, Comune, Provincia e Regione, le realtà associative e produttive del territorio faranno sentire la propria voce ai loro interlocutori romani, sono certa che la maggioranza che governa il Paese oggi non potrà non prenderne atto, votare a favore dell’emendamento e iniziare l’iter per portare finalmente a Parma la stazione che attende da tempo.
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