Al Campovolo splende il soul, Zucchero all’Arena: le mie radici e la mia terra

<<Le mie radici, la mia terra; volevo suggellare l’amore che ho per lei>>: è con il sorriso negli occhi, a braccia aperte e tronfio dei ricordi di quando era bambino – che custodisce e salvaguardia gelosamente – che Zucchero Sugar Fornaciari fa il suo arrivo all’RCF Arena di Reggio Emilia, per formalizzare il suo autorevole ritorno dal vivo, programmato per il 9 e il 10 giugno 2023.


Lì, nell’esatto punto dove verrà costruito il palco, freme dalla voglia di raccontarci il grande evento.
Ci sono voluti 10 lunghi anni di concerti sold out in tutto il mondo, dischi di platino e oro come se piovesse, prestigiose collaborazioni con star internazionali, per ritornare ad esibirsi live nella sua città.
E la sua città – neanche a dirlo – attende una grande, grandissima festa in cui il “DIAVOLO IN R.E.” ripercorrerà, con le hit più celebri, la sua quarantennale carriera di grandi successi.

<<Ho sempre paura di tornare a Reggio, ci vado sempre con i piedi di piombo. Sarà che i miei genitori mi hanno portato via che avevo undici anni e io non ho mai elaborato del tutto questa cosa. Voglio salvaguardare l’immagine che avevo della mia città quando ero ragazzo. Erano tempi duri, ma c’era solidarietà; gente genuina, con un senso dell’ironia e del sarcasmo che mi fanno star bene. Io non riesco a liberarmi da questa cosa, l’80% delle mie canzoni, del resto, hanno dentro le mie radici; anzi, ci ho fatto addirittura un disco, “Chocabeck”, dove c’è dentro tutto, anche le campane della Chiesa di fronte a casa.
Pensano tutti – continua il bluesman nostrano – che io sia burbero, spigoloso; ed è magari anche vero, non sono molto diplomatico, mi faccio anche dei danni da solo, ma c’è sempre anche una parte fanciullesca e naïf in me che è quella che mi salva e che mi frena; se no, sarei un rivoluzionario>>.

La rivoluzione comunque arriva, perché nei due show, imperdibili, Zucchero inaugura una nuova veste di Campovolo e chiede 35.000 sedute per ogni show – <<perché il mio pubblico vuole e deve stare seduto>>: la RCF Arena diventa così la più grande Arena realizzata ad hoc in Europa con posti a sedere, con una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali a tutti gli spettatori e una distesa di seduta, in omaggio a uno dei suoi brani più noti, disposte a forma di diamante.

<<Siamo nella Regione e nella città che ospita l’Arena più grande dal vivo in Europa, ma anche nel posto più vicino alla musica: tutta la nostra storia è legata ad artisti e gruppi musicali che in questa terra sono cresciuti e hanno scritto la musica italiana e non solo>>, commenta Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.
<<Se ci si mette a richiamare tutti i protagonisti della musica italiana che sono diventati successi internazionali e che sono stati regalati al Paese, si rischia di dimenticarne qualcuno. Abbiamo investito tanto nella musica al punto che siamo ancora oggi l’unica regione che ha una legge regionale sulla musica per finanziare le bande, le scuole di musica, le nuove professioni, i locali dove si suona dal vivo – e che purtroppo stanno scomparendo – proprio perché riteniamo che la musica sia parte della cultura e la cultura sia la cosa che insieme alla bellezza ci possa salvare.

Qualche Ministro ha detto anni fa che la con la cultura non si mangia, mentre noi pensiamo l’esatto contrario: basterebbe dimostrarlo con gli investimenti nel teatro, nel cinema, nela musica; ogni euro che investiamo in questo settore, ritorna nel territorio e tanto. Tutto quello che gira attorno agli eventi concertisti, da chi ci lavora a chi viene come spettatore e che diventa inevitabilmente un turista, lascia nel territorio una quantità di risorse che ha un beneficio. Ovviamente, senza questi straordinari artisrti si farebbe ben poco, ma il ritorno è più alto di quanto immaginaniamo. L’Arena, nell’unica regione che porta il nome di una strada nel mondo e piantata nel mezzo, diventa un crocevia, un’opportunità straordinaria; e noi, insieme al Comune di Reggio Emilia, abbiamo deciso d’investire in questo progetto fermamente convinti che possa portare solo del bene al territorio>>.

Durante la grande festa di Zucchero il boulevard della RCF Arena sarà allestito in modo speciale e arricchito con vari punti di ristoro a tema. Tutti potranno vivere un’esperienza unica all’interno del sup mondo, ripercorrendo la sua carriera con mostre fotografiche e memorabilia, attività legate al mondo e alla storia di Sugar e al suo rapporto con tutte le nazioni che ha toccato con i suoi live in 40 anni di carriera.
I biglietti per i due live show sono già disponibili in prevendita e dal 15 dicembre saranno disponibili su www.friendsandpartners.it e www.rcfarena.com le informazioni relative ai parcheggi e alle modalità di accesso all’area concerto.
Verranno anche messi a disposizione dei treni speciali a/r Milano-Reggio Emilia e a/r Roma-Reggio Emilia e servizi autobus a/r da tutta Italia per raggiungere quello che si preannuncia come l’evento dell’anno.

Radio Italia sarà la radio ufficiale degli show.

Per prepararsi, il 2 dicembre uscirà in edizione limitata e numerata – in formato vinile colore lime trasparente e colore blu trasparente – “DISCOVER” (Capitol Records Italy/Universal Music), il primo album di cover della sua carriera: composto da reinterpretazioni totalmente inedite e mai pubblicate, “Discover” è l’album senza tempo in cui Zucchero ha spogliato e rivestito, nel suo stile, iconiche canzoni del panorama musicale italiano e internazionale, unendo le sue due anime musicali, la miglior tradizione melodica italiana e le più profonde radici afroamericane.

Perché, <<Avrei tanto voluto fare un disco nuovo, ma non c’è il tempo>>.
E sulle polemiche di “Bella Ciao”, aggiunge, quando qualcuno glielo chiede: <<Io non sono proprio quello che deve far contenti tutti. Sono uno che divide, più che uno che mette insieme. Stà cosa che negli ultimi anni dobbiamo essere tutti buoni la trovo patetica, odio il buonismo. L’ho già cantata e la canterei ancora, ma non la trovo necessariamente politicizzata. E’ una canzone conosciuta in tutto il mondo, bellissima, che non divide. E’ comunque difficile e bisogna saperla cantare>>.

E ospiti al tuo evento, il prossimo giugno, ce ne saranno?

<<Quando faccio una festa mi piace condividerla con gli artisti che amo. Ci lavorerò di sicuro; vorrei farmi una sorpresa e fare una sorpresa al pubblico. Vedremo cosa nasce anche all’ultimo minuto, ma sicuramente qualcosa ci sarà>>.