E’ stata una delle voci più belle e riconoscibili del mondo della lirica, portando il bel canto italiano nei principali teatri del mondo. La soprano Mirella Freni è morta a 85 anni nella sua casa di Modena, dopo una lunga malattia.
Era coetanea e concittadina di Luciano Pavarotti: i due si conoscevano fin da bambini e tante volte, insieme, hanno trionfato sui teatri d’opera in giro per il mondo. “Ho perso un fratello”, disse lei, quando, nel 2007 Big Luciano se ne andò.
Il cordoglio del sindaco. “Se ne è andata una voce splendida di Modena, una donna, un’artista e un’amica, che ha portato a testa alta il nome della nostra città nel mondo e l’ha fatto risuonare degli applausi tributati alla sua arte straordinaria”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia, esprime il cordoglio della città e ricorda Mirella Freni, soprano di fama internazionale e maestra di canto. “Modena e i modenesi – ha aggiunto il sindaco – la ricordano e la ricorderanno come merita. Abiterà ancora con noi, qui dove è nata e ha scelto di vivere, qui dove ha dato tanto e ha insegnato a giovani talenti dal mondo. Qui, dove il Teatro Comunale la vide protagonista memorabile di tante opere, tra le quali l’indimenticabile Bohème cantata con l’amico di sempre Luciano Pavarotti nel 1967. Mirella ha contribuito in modo straordinario, in una lunga e prestigiosa carriera, a tenere vivo il legame tra la città e l’arte, e di questo tutti la ringraziamo”.
I promotori di Modena città del Belcanto hanno dedicato alla grande artista modenese un ricordo sul sito internet del progetto (www.modenabelcanto.it).
Inoltre, in maggio, come aveva già annunciato il consolato di Bulgaria, ci sarà la posa di una lapide a Modena per ricordare il marito di Mirella, Nicolaj Ghiaurov, grande basso. “Un’iniziativa – commenta Muzzarelli – che ora assume un valore ancora maggiore e rafforza il legame della città con questa coppia di artisti”.
Il saluto di Aldo Sisillo, direttore del teatro Comunale. “Mirella Freni aveva un legame fortissimo con il Teatro Comunale, il suo teatro. Raccontava di essere praticamente nata in questo luogo, sotto il segno dell’opera, poco dopo la sera in cui sua madre aveva ascoltato la Carmen di Bizet, il titolo nel quale debuttò poi giovanissima, sempre qui, il 3 febbraio 1955. Cinquant’anni più tardi, salì sullo stesso palcoscenico festeggiando una tappa quasi unica nella carriera di un cantante lirico. Mezzo secolo durante il quale ci ha regalato momenti e interpretazioni indimenticabili, sempre accolta dall’abbraccio di un pubblico che la adorava, ricambiato. Non si poteva che restare stupiti nel vedere come un talento così fenomenale e una fama così grande non avessero intaccato la fiera semplicità di un’artista, cittadina del mondo, che si è sempre dichiarata, innanzitutto, una modenese. La sua ultima opera al Comunale fu una memorabile Madame Sans-Gêne, interpretata generosamente in occasione del grande restauro del Teatro. Abbiamo avuto la fortuna, e l’onore, negli ultimi anni della sua attività, di poterla riavere in Teatro come docente nei corsi di alto perfezionamento. Di vederla trasmettere ai suoi allievi, con la stessa passione e intransigenza che aveva rivolto a sé stessa, l’arte che l’ha resa immortale”.
La Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. La ricordiamo così, splendida, vivace, con la battuta pronta, durante l’ultima sua graditissima visita nel 2013, con Leonetta Bentivoglio, giornalista e scrittrice, a Finalmente Domenica a parlare de “Il mio Verdi”.
Mirella Freni è stata una splendida interprete che più volte ha calcato il palcoscenico del Teatro Municipale: prima Liù in Turandot (1961), poi Violetta in Traviata (1965), poi Maria de La fille du régiment (1974), Mimì in Bohème (1996), per finire, nel 1997, con il concerto per il Bicentenario del Tricolore, diretto da Claudio Abbado.
Voce italiana nel mondo, splendidamente duttile e dalla carriera prodigiosamente lunga, ironica e intelligente. La Fondazione I Teatri la ricorda con ammirazione, grande affetto e infinita riconoscenza.
Il cordoglio dell’assessore alla cultura. “Prima ancora che un’artista eccezionale riconosciuta in tutto il mondo, una donna di Modena, orgogliosa della sua città, alla quale ha dato tanto, guadagnandosi l’affetto sincero e la simpatia dei modenesi e delle modenesi”. Con queste parole Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena, esprime vicinanza alla famiglia di Mirella Freni e si unisce al cordoglio della città.
“Sono sicuro – aggiunge l’assessore – che il legame forte e pieno di Mirella con la sua città, sia stato alla base anche del suo lavoro sulla formazione nel progetto Modena città del Belcanto, insieme alla capacità di una attenzione autentica per le nuove generazioni a cui ha dedicato l’impegno del suo insegnamento. La formazione dei giovani, in cui ha messo tanta passione, è un obiettivo condiviso con l’Amministrazione e con l’assessorato, attento a chi vuole costruirsi percorsi di lavoro nel mondo della cultura. Modena città della lirica saprà ricordarla senza tentazioni nostalgiche – conclude Bortolamasi – ma portando avanti il suo lavoro verso i giovani, per raccogliere i semi da lei piantati e che hanno portato Modena ad essere un centro internazionale per l’alta formazione lirica”.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno