“Dal 5 settembre a Modena è attivo un servizio sperimentale di taxibus serale che vede decisamente potenziato il servizio di taxibus notturno già esistente con l’aggiunta di 16 piazzole alle 4 già esistenti. In questa prima fase, il servizio è rivolto agli abbonati Seta ma è in atto un costante monitoraggio che consentirà di individuare le tratte più richieste in modo da effettuare aggiustamenti in tempi rapidi per poi passare all’estensione anche ai non abbonati”.
Lo ha ricordato l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 8 settembre rispondendo all’interrogazione di Sinistra per Modena illustrata da Vincenzo Walter Stella sul progetto di servizio bus notturno. Il consigliere ha chiesto aggiornamenti e chiarimenti sul servizio, sulla possibilità che non prenda avvio e sulle soluzioni alternative previste per sopperire alla richiesta di Tpl serale e notturno.
L’assessora Filippi ha ripercorso i passaggi che si sono susseguiti: a ottobre 2021 l’assemblea soci dell’Agenzia per la Mobilità ha condiviso di impegnare le risorse aggiuntive strutturali concesse dalla Regione al bacino di Modena, pari a 1 milione di euro, nel potenziamento delle corse delle linee extraurbane, in servizi aggiuntivi nei comuni di Carpi e Mirandola e nell’avvio di tre linee di trasporto serale nel comune di Modena. “Purtroppo – ha affermato – nella fase attuativa, alle difficoltà economiche legate ai costi aggiuntivi derivanti dalle misure di contrasto alla pandemia, si sono aggiunte quelle conseguenti alla crisi energetica non ancora risolte in termini di ristori. In accordo con Amo e Seta è stata quindi elaborata una proposta di un servizio sperimentale su prenotazione svolto con taxi e rivolto in prima fase agli abbonati al Tpl, cui, tra l’altro, è stata affiancata anche l’estensione del servizio di trasporto pubblico locale su gomma nella frazione di Villanova, come richiesto con mozione anche dal Consiglio comunale. Qualora ci fosse un miglioramento del contesto economico – ha aggiunto – l’Amministrazione, Seta e Amo rimangono disponibili a riconsiderare lo sviluppo di servizi di linea serali”.
L’assessora ha quindi spiegato che il servizio di taxibus serale è attivabile dagli abbonati Seta su prenotazione dalle 20.30 all’1 con le medesime tariffe del servizio già in essere a scalare in diminuzione rispetto al numero dei trasportati (cioè con tariffe a partire da 4 euro per il singolo abbonato, che diminuiranno all’aumento del numero di viaggiatori; ad esempio, 3 viaggiatori pagheranno 2,6 euro a testa).
Le nuove 16 piazzole di carico sono state dislocate in luoghi strategici e in diversi capolinea urbani. Complessivamente, i 20 punti di accesso sono contrassegnati alle piazzole/fermate da tre tipologie di colori: verdi, arancioni e rossi. I 4 punti di accesso verdi sono in funzione dalle 20.30 alle 5,30 e sono già esistenti (Taxibus Notturno). Sono collocati in Stazione FS, Piazza Matteotti e presso i due principali ospedali modenesi. Da questi punti si può andare in qualsiasi luogo esterno al centro storico o verso piazza Matteotti e San Francesco. I 5 punti arancioni, attivi dalle 20.30 all’una, sono collocati in Autostazione, in via Ramelli (presso il cinema), in Piazza Garibaldi, presso il parcheggio scambiatore di via Gottardi e in piazza San Francesco. Da qui si può andare in ogni punto esterno al centro storico, o verso piazza Matteotti o piazza San Francesco. Infine, gli 11 punti rossi sono esterni al centro storico, attivi dalle 20.30 all’una, coincidenti per la maggior parte con capilinea urbani, oltre Palasport e polisportive. Da qui ci si può recare esclusivamente verso i punti verdi o arancioni.
L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza e sul tema sono intervenuti alcuni consiglieri. Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia ha affermato “di aver appreso con rammarico che il progetto della linea bus notturna sia stato abbandonato: mi fa piacere, comunque – ha aggiunto – sentire dall’assessora che il progetto non viene archiviato, ma dobbiamo prendere atto che il trasporto pubblico locale a Modena non decolla e le carenze del Tpl sono emerse più volte; non si può adottare il tema dei costi e della pandemia come un paravento per carenze strutturali”.
Per il Pd, Lucia Connola ha ringraziato per la risposta “puntuale, precisa e trasparente che fa chiarezza sui motivi per cui si è scelto il taxibus. La scelta fatta dall’Amministrazione ha dovuto tener conto di diversi fattori – ha aggiunto – ed è stata influenzata dalla difficile situazione economica-finanziaria. Condizione che ha portato il Comune a preferire un servizio sperimentale con fascia oraria più ampia svolto con taxi su prenotazione, più flessibile e, a mio avviso, capillare. L’attivazione del taxibus è un segnale molto importante che attesta l’impegno nel costituire una rete di trasporti sempre più efficiente”.
Nella replica, il consigliere Stella si è detto “amareggiato: comprendiamo la situazione economica e le ragioni per cui l’Amministrazione ha esitato a dare corso all’attivazione del Tpl notturno – ha aggiunto – ma quella prospettata non è una risposta alle effettive esigenze emerse. Ho dubbi sulla reale efficienza del servizio di taxibus, su cui le attese già prima erano spesso significative, e non mi convincono la tariffa e che sia un servizio riservato ai soli abbonati. Per rendere attrattivo il trasporto pubblico – ha concluso – è necessario investire risorse e chiederne alla Regione”.
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]