A Ferrara consiglio comunale interrotto da attivisti pro-Palestina: alta tensione con il sindaco Fabbri

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Lunedì 24 marzo una trentina di attivisti pro-Palestina hanno interrotto la seduta del consiglio comunale di Ferrara per protestare contro il sindaco Alan Fabbri.

L’interruzione è avvenuta durante il dibattito sulle mozioni all’ordine del giorno relative alla situazione in Medioriente “Israele-Palestina: due popoli, due Stati”. All’improvviso alcune delle persone sedute in platea si sono alzate e hanno interrotto la seduta esibendo bandiere della Palestina e gridando “vergogna, vergogna”: ne sono seguiti momenti di tensione tra gli stessi manifestanti e la polizia locale, intervenuta per calmare gli animi e riportare la situazione alla normalità. Nel caos di quei momenti, c’è stato anche un vibrante faccia-a-faccia che ha coinvolto alcuni attivisti e lo stesso primo cittadino leghista. Alla fine, la seduta del consiglio comunale è stata sospesa.

Il sindaco Fabbri ha poi pubblicato sulla sua pagina Facebook un video di quanto accaduto: “Questa è la democrazia di chi vuole insegnare agli altri i valori della democrazia e della pace. Un fatto vergognoso accaduto pochi minuti fa durante lo svolgimento del consiglio comunale. Scusatemi ma anch’io ogni tanto perdo le staffe”, ha scritto.

E più tardi, in un secondo post: “Forse mi sono agitato un po’ troppo oggi, dopo l’attacco alla democrazia perpetrato in consiglio comunale dai soliti facinorosi che mi avevano già aggredito in piazza Savonarola a fine settembre. Arrabbiarsi è umano, e io non sono un personaggio costruito che deve fingere di essere diverso da ciò che è. Ma vi assicuro che, quando mi arrabbio, lo faccio per un motivo valido. Non sono questi i modi e i termini per affrontare una questione così delicata, su cui maggioranza e opposizione cercavano di trovare una soluzione condivisa, che va ben oltre il nostro Comune. Nei paesi che questa gente difende, tali atteggiamenti sarebbero costati molto cari, altro che un semplice allontanamento. Sono stanco di essere attaccato ingiustamente, sono stanco di sentirmi dire che nelle mie mani scorre il sangue di bambini innocenti. Ricordatevi che a Ferrara nessuno può permettersi di interrompere un’assemblea democratica, eletta dai cittadini con libere elezioni, cosa che in quei paesi che difendete non esiste e probabilmente non esisterà mai. Ogni volta che lo farete, mi troverete qui, in piedi davanti a voi. Vi affronterò senza paura, perché non permetterò che la democrazia venga messa in pericolo da persone come voi. Non lo permetto ora e non lo permetterò finché sarò amministratore”.



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