A Codemondo: “Giù le mani da quelle piante”

platani

di Ugo Pellini

 

I condomini de “I Platani” di Codemondo, fortemente contrari all’abbattimento dei sette grossi alberi condannati in virtù di una perizia di un ingegnere che sostiene che “succhiano acqua e provocano danni all’edificio”, passano al contrattacco.

Con una lettera inviata via pec al Servizio cura della città del Comune di Reggio Emilia, danno informazioni importanti sulle condizioni dei loro appartamenti e di come si sono svolti i fatti. “Tutte le nostre abitazioni, (anche molto lontane dagli alberi incolpati ndr.) sono interessate da crepe nei muri che di anno in anno si moltiplicano allargandosi o restringendosi in base alle stagioni”.

Risulta evidente, aggiungiamo noi, che i problemi riscontrati sui muri non sono quindi tutti attribuibili alle piante incriminate. Una ulteriore informazione dei condomini mette in evidenza la cronologia dei fatti: in un primo momento l’ingegnere aveva accusato direttamente le radici degli alberi; sono stati eseguiti tre scavi attorno alle fondamenta della profondità di 60-70 cm. da cui è risultato che queste erano davvero ininfluenti. Dopo di che si è passati alla “suzione di acqua”. Un ulteriore notizia un po’ provocatoria: “in estate dal pozzo del condominio c’è chi preleva tanta acqua per riempire una piscina che allestisce davanti a casa…”.

Ricordiamo che l’abbattimento degli alberi è stato momentaneamente sospeso perché l’autorizzazione contiene un grossolano errore botanico (quattro cedri sono stati classificati come abeti), ma che è significativo di come sono state svolte le indagini da parte del Comune. A questo punto ci auguriamo che l’autorizzazione all’abbattimento sia definitivamente abbandonata.

(Ugo Pellini – professore e botanico)