Venerdì 2 luglio il Comune di Bologna ha intitolato il piazzale ovale al centro del giardino di Villa Cassarini a Marcella Di Folco, storica attivista per i diritti Lgbt+ (scomparsa nel 2010) e prima persona transessuale al mondo a ricoprire una carica istituzionale di rilievo, quando nel 1995 fu eletta consigliera comunale a Bologna nelle liste dei Verdi.
Significativo anche il luogo scelto per l’intitolazione, che si trova nel quartiere Porto-Saragozza, poco distante dal monumento dedicato alle vittime omosessuali del nazifascismo e a due passi dal Cassero di Porta Saragozza, oggi centro di riferimento per la comunità Lgbt+ bolognese e che è stata storicamente la prima sede assegnata in Italia da un’amministrazione comunale a un’associazione per i diritti delle persone omosessuali.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Bologna Virginio Merola, l’assessora comunale alle pari opportunità Susanna Zaccaria e gli esponenti della comunità Lgbt+ cittadina. L’intitolazione, decisa dalla giunta comunale lo scorso 5 marzo, è arrivata proprio alla vigilia del corteo del Pride bolognese, che sabato 3 luglio sfilerà per le vie della città. Il Comune ha inoltre esposto la bandiera arcobaleno dal balcone di Sala Rossa a Palazzo d’Accursio.
“Marcella Di Folco – ha detto il sindaco Merola – ha fatto la differenza per questa città, è stata una pioniera delle battaglie per le persone trans e ha lottato per i diritti di tutti. Perché quando si allargano i diritti non si toglie niente a nessuno. Oggi Marcella sarebbe in prima fila per l’approvazione del disegno di legge Zan, una legge importante che va approvata nella forma in cui è passata alla Camera”.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media