Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha deciso di confermare l’ordinanza (che aveva adottato a inizio febbraio) che vieta agli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto del centro storico la vendita di bevande alcoliche dalle ore 18 di ogni giorno alle ore 6 del giorno successivo.
Il provvedimento, nato per contrastare e contenere il diffondersi dell’epidemia di nuovo coronavirus, è stato prorogato nel tentativo di limitare gli assembramenti che si sono verificati negli ultimi tempi nel cuore della città. La nuova ordinanza entrerà in vigore da venerdì 26 febbraio e resterà valida fino a martedì 6 aprile.
La misura, come si legge nel documento, è stata decisa “anche alla luce della propagazione di nuove varianti” del virus Sars-Cov-2 e in considerazione del fatto che nel centro storico continuano a verificarsi “diffusi fenomeni di assembramento di persone, specie nelle ore serali, intente a consumare bevande, soprattutto alcoliche, ignorando pericolosamente tutte le regole di prevenzione e sicurezza stabilite per contenere la diffusione del virus”.
La Regione Emilia-Romagna, inoltre, sta per firmare un’ordinanza per istituire proprio per Bologna e tutta la sua provincia una zona “arancione scuro” a causa dall’aumento esponenziale dei contagi in tutto il territorio della città metropolitana, dove nella giornata di mercoledì 24 febbraio è stato raggiunto il picco massimo di contagi dall’inizio della pandemia.
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Poi fanno ricorso e non pagano una cippa...così si ruba e l'antitrust fa la sua bella figurina come sempre, ma il peggio è
UN TEMPO DICEVANO: I COMPAGNI CHE SBAGLIANO. NON ESISTENDO PIU' I COMPAGNI, NON hanno il coraggio di DIRE SEMPLICEMENTE CHE SBAGLIANO. in do vriv ander? I SINISTRI/DESTRI […]
comunisti, (ma cosa sono?) non possiamo dire che sono in estinzione perchè non sono mai esistiti. L'UNICO COMUNITARISMO E' QUELLO DI CRISTO, FIGLIO DELL'UNICO DIO, ASSIEME