Lunedì 24 gennaio a Montecitorio, sede della Camera dei deputati, si è conclusa con un nulla di fatto – come previsto già alla vigilia – la prima giornata di votazioni per la scelta del nuovo presidente della Repubblica. Lo stallo tra le varie forze politiche, impegnate per tutto il giorno in incontri e trattative, ha fatto sì che lo spoglio delle schede fosse caratterizzato da una successione quasi ininterrotta di schede bianche, scandite dalla voce del presidente della Camera Roberto Fico, affiancato dalla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.
Lontano, lontanissimo il quorum, fissato per le prime tre votazioni alla maggioranza dei due terzi dei 1009 aventi diritto, ovvero a quota 672. Al termine dello spoglio sono state proprio 672 le schede bianche sui 976 votanti effettivi, mentre le (relativamente) poche preferenze espresse sono andate soprattutto all’ex giudice e magistrato Paolo Maddalena (36 voti), all’attuale capo dello Stato Sergio Mattarella (16 voti) e alla ministra della giustizia Marta Cartabia (9 voti). Sono stati 88 i voti dispersi (quelli andati a candidati che hanno ricevuto una sola preferenza), mentre le schede nulle sono risultate essere 49.
Non essendo stato raggiunto il quorum, il Parlamento – riunito in seduta comune Camera-Senato, con l’aggiunta dei 58 rappresentanti regionali – è stato riconvocato alle ore 15 di martedì 25 gennaio per l’inizio della seconda giornata di votazioni.
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