I leader mondiali riuniti alla COP26 si impegneranno oggi a fermare la deforestazione entro il 2030 grazie a 16,5 miliardi di euro di finanziamenti pubblici e privati. Lo ha annunciato il governo britannico, che ospita il vertice. La dichiarazione comune sarà adottata da oltre 100 Paesi che hanno l’85% delle foreste mondiali, fra cui il Brasile e il Congo. Per il premier britannico Boris Johnson l’iniziativa è fondamentale per limitare il riscaldamento climatico a +1,5 gradi, ma secondo gli ambientalisti non è affatto sufficiente.
Tra gli altri impegni che verranno annunciati oggi da parte di diversi Paesi e di istituzioni private c’è il fondo di oltre 1,4 miliardi di euro per valorizzare il ruolo delle popolazioni indigene nella difesa della biodiversità delle foreste tropicali, fondamentale per tutelare il pianeta dei cambiamenti climatici. Quelle comunità vivono in spazi che contengono l’80% della biodiversità del pianeta, ma ricevono meno dell’1% dei finanziamenti per il clima dedicati alla riduzione della deforestazione. Gli scienziati stimano che le foreste possano contribuire fino al 37% agli obiettivi di mitigazione fissati nell’accordo di Parigi del 2015, quindi le misure per proteggerle dovrebbero essere una priorità, sottolineano i promotori dell’iniziativa.
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