Due spettatori sono morti in seguito a un incidente avvenuto nella mattinata di sabato 28 agosto durante il Rally dell’Appennino Reggiano. È successo verso le 10 in località Riverzana di Canossa. Le vittime sono un ragazzo di 21 anni Davide Rabotti di Reggio Emilia (nella foto a sinistra) e un uomo di 35 Cristian Poggioli, lavorava al Consorzio agrario dell’Emilia, di Serramazzoni, montagna modenese (foto a destra).
Era in corso la prima prova speciale della giornata. In seguito all’incidente la manifestazione è stata sospesa.
I rilievi sono stati curati dai Carabinieri della Stazione di san Polo d’Enza. Secondo una prima ricostruzione, durante la gara, in località Riverzana tra i comuni di San Polo d’Enza e Canossa (direzione Borsea – castello di Canossa) su un tratto rettilineo del circuito, un equipaggio a bordo di una Peugeot 208 , per cause ancora al vaglio dei carabinieri, ha perso il controllo del mezzo uscendo dal circuito.
Pare che l’auto a causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa, si è staccata dal suolo finendo su una vicina collinetta dove si trovava del pubblico, investendo mortalmente i due giovani. I due dell’equipaggio sono rimasti illesi. Sulla vicenda è aperta un’inchiesta. Le vittime si chiamavano Davide Rabotti, di 21 anni, di Reggio Emilia e Cristian Poggioli, di 35 anni, di Serramazzoni in provincia di Modena.
Sul posto anche la polizia locale Unione Val d’Enza e i carabinieri per ricostruire la dinamica di quanto successo, oltre all’elisoccorso del 118. Era in corso la prima prova speciale della giornata. In seguito all’incidente la manifestazione è stata sospesa.
La testimonianza del sindaco. Il punto in cui si trovavano i due ragazzi travolti e uccisi dalla vettura del Rally dell’Appennino reggiano era una specie di collinetta, un “montarotto”, alto 3-4 metri e distante una ventina di metri dalla strada, “non c’erano barriere”. Lo ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa Franco Palù, sindaco di San Polo d’Enza (Reggio Emilia) che si è recato sul posto dell’incidente, tra i territori dei comuni di San Polo e di Canossa. È stato “un incidente particolare”, dice il sindaco, in “una zona che di per sé non era pericolosissima, “era al termine di un breve rettilineo in cui l’auto avrebbe dovuto girare a sinistra ma, non so per quale motivo, forse per una perdita di controllo dello sterzo, è finita sulla destra andando sul montarotto dove c’erano i due ragazzi deceduti”. “Che io sappia lì c’erano solo i due ragazzi e non altre persone”. Il rally in questione, aggiunge, è una manifestazione storica della zona, “un classico del nostro Appennino”. Questa era l’edizione numero 41, tornata a disputarsi dopo un anno di stop per il Covid.
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per non parlare degli insegnanti...
Se tutta la politica fosse questa, ci potremmo candidare pure noi....
Quando il sistema del malaffare/ m..ioso viene scoperto, i topi non ballano piu', o almeno si sa di cosa campano. Perche' ai topi se chiudi