Il Coordinamento donne pensionate dello Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna ha condannato con forza la decisione unilaterale del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan di ritirare il paese dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica.
Già in passato molte associazioni impegnate nella difesa dei diritti delle donne avevano espresso forte preoccupazione rispetto ai movimenti politici di alcuni paesi (tra cui la stessa Turchia, la Bulgaria, i paesi del cosiddetto “gruppo di Visegrad”) che avevano assunto posizioni in contrasto e opposizione ai principi sanciti dalla convenzione.
“I diritti delle donne purtroppo in alcuni paesi vengono considerati un pericolo”, ha spiegato la responsabile del Coordinamento donne Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna Marzia Dall’Aglio, “perché mettono in discussione la struttura patriarcale della società. È molto grave che anche in Italia, in particolare in alcune regioni, come l’Umbria, le Marche e il Piemonte, si assista a un forte attacco ai diritti e alla libertà di scelta delle donne”. Il Coordinamento ha quindi sollecitato un intervento dell’Unione Europea a sostegno della Convenzione di Istanbul, firmata ormai dieci anni fa e che ha rappresentato il primo trattato vincolante per prevenire e combattere la violenza sulle donne.
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