Lunedì 15 marzo, nel primo giorno in cui tutta l’Emilia-Romagna è tornata in zona rossa (ma alcuni territori lo erano già da una settimana o più), l’incidenza dei nuovi casi di contagio da nuovo coronavirus è risultata sostanzialmente stabile: nella settimana compresa tra l’8 e il 14 marzo, infatti, si è attestata a quota 441 nuovi casi ogni 100mila abitanti, di poco superiore a quella della settimana precedente (438 casi ogni 100mila abitanti tra il primo e il 7 marzo) – che a sua volta era decisamente più alta rispetto a quella dell’ultima settimana di febbraio (22-28 febbraio, 346 casi ogni 100mila abitanti).
La curva, finora in rapida ascesa, sembra quindi tendere verso una sostanziale stabilizzazione dei nuovi contagi, che comunque hanno sfiorato quota 20.000 in sette giorni.
Nella seconda settimana di marzo la provincia emiliano-romagnola con il dato di incidenza settimanale più alto è ancora la città metropolitana di Bologna, con 633 casi ogni 100mila abitanti (dato in crescita): il territorio bolognese è a quota 662 casi ogni 100mila abitanti, mentre il circondario imolese è a quota 441 casi ogni 100mila abitanti. A seguire le province di Rimini (incidenza di 594 casi ogni 100mila abitanti), Forlì-Cesena (528), Ravenna (447), Modena (418), Reggio (332), Ferrara (316) e Parma (259). Quella di Piacenza, con un’incidenza settimanale di 149 nuovi casi ogni 100mila abitanti, è l’unica provincia della regione al di sotto della soglia di guardia di 250 nuovi casi ogni 100mila abitanti.
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Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]
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