Nei primi giorni di gennaio a Bobbio, capoluogo della Valtrebbia, è stato individuato un preoccupante focolaio di nuovo coronavirus, attribuito da alcuni a presunti veglioni e feste di Capodanno: quel che è certo, però, è che in appena sette giorni nel territorio del comune piacentino – che conta 3.500 abitanti – sono stati registrati ben 44 casi di positività al virus Sars-Cov-2, mentre nei dieci mesi precedenti (dall’inizio della pandemia a oggi) i casi erano stati in tutto un centinaio, con una media di circa 10 nuovi tamponi positivi al mese.
Il risultato è un paese semi-deserto in cui martedì 12 gennaio, su indicazione dell’Asl di Piacenza, saranno sottoposti a tampone 45 docenti e studenti delle scuole elementari e medie del paese, considerati a rischio perché venuti a contatto con un soggetto poi risultato positivo. La scuola primaria di Bobbio, nel frattempo, è stata chiusa, con il dirigente scolastico che ha invitato tutti a “tenere i nervi saldi” in attesa del risultato dei test.
Ultimi commenti
per non parlare degli insegnanti...
Se tutta la politica fosse questa, ci potremmo candidare pure noi....
Quando il sistema del malaffare/ m..ioso viene scoperto, i topi non ballano piu', o almeno si sa di cosa campano. Perche' ai topi se chiudi