Ho letto su un quotidiano che noi italiani abbiamo tante doti, ma non certo quella di attenerci a una regola: cerchiamo di aggirarla, di trasgredirla. A differenza, per esempio, del popolo tedesco o dei popoli di altri paesi del mondo. Sarà vero? Può darsi. Anche se da bambini non sembra proprio.
Anzi, in questi giorni di festa, dopo quattro mesi di scuola in presenza, credo che come adulti non dovremmo dimenticarci di fare i complimenti ai nostri bambini: figli, alunni.
In particolare a quelli della scuola a tempo pieno. Non è facile tenere otto ore al giorno la mascherina e togliersela solo a mensa per mangiare. E, dopo la mensa, la sostituzione delle mascherine vecchie con altre nuove. Pensavo non ci sarebbero riusciti. Mi sono dovuto ricredere: ce l’hanno fatta. Tutti. E senza lamentarsi. Adattandosi alla nuova situazione con semplicità e naturalezza.
È vero, a settembre ho messo in punizione una coppia di alunni che aveva inventato un nuovo gioco: chi strappava per primo la mascherina all’altro, vinceva. Ma poi non ci sono stati più problemi.
Con i bambini è così:una volta che si è stabilita una regola, la prendono sul serio. A volte più degli stessi adulti.
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