Per la prima volta in Italia sono state identificate e denunciate 223 persone, responsabili di aver acquistato abbonamenti pirata su internet che consentivano di vedere i contenuti delle principali piattaforme televisive a pagamento (film, serie ed eventi sportivi).
L’operazione della Guardia di finanza – Nucleo speciale beni e servizi – è tuttora in corso e volta anche all’identificazione di ulteriori possibili soggetti coinvolti.
Acquistando abbonamenti di questo tipo i clienti si rendono responsabili del reato di ricettazione. La legge sul diritto d’autore prevede la confisca degli strumenti utilizzati per la fruizione del servizio: di conseguenza, ai 223 clienti in caso di condanna verranno confiscati televisore, pc e smartphone. Le sanzioni prevedono, inoltre, la reclusione fino ad otto anni ad una multa di di 25.000 euro, oltre le spese legali.
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Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]
Speriamo sia l'ultima edizione di fotografia europea concreta costosa e sempre più idiota manifestazione suprema del despotismo cattokomunista a reggio.