Venerdì 6 aprile il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale a bilancio e risorse umane Emma Petitti e il direttore generale centrale Francesco Raphael Frieri hanno incontrato – nella sede di viale Aldo Moro, a Bologna – i rappresentanti dei lavoratori precari regionali insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil.
L’amministrazione regionale si è detta disponibile ad aprire un percorso di stabilizzazione dei circa 100 lavoratori a tempo determinato che non rientrano nella stabilizzazione della legge Madia, con l’avvio di un tavolo tecnico che studi le strade percorribili all’interno delle norme vigenti, e ha confermato la volontà di concludere entro la fine del 2018 il piano che porti a stabilizzare complessivamente circa 150 persone, anche con lo scorrimento di alcune graduatorie ancora valide.
“Trattiamo di giuste esigenze e c’è da parte nostra la volontà politica di individuare strade risolutive all’interno delle regole vigenti: diamo tutta la nostra disponibilità a studiare un percorso per questa importante operazione di stabilizzazione”, ha detto Bonaccini.
Una posizione che è stata giudicata positivamente dai rappresentanti dei precari e dai sindacati, che si sono detti soddisfatti per l’esito dell’incontro "e per l’avvio di un percorso concreto teso alla risoluzione del precariato storico dell’ente”. Precari e sindacati hanno anche chiesto alla Regione che per i tempi determinati, in attesa di soluzioni stabili, si vada verso una proroga urgente dei contratti in scadenza, "anche utilizzando il presupposto per persone che lavorano con i fondi europei e comunque di attivare prove concorsuali che superino definitivamente il precariato per funzioni continuative”.
“Ribadiamo l’impegno di questi anni nei confronti del precariato e confermiamo la stabilizzazione, entro il 2018, di circa 150 persone con anche lo scorrimento delle graduatorie ancora valide; inoltre ci impegneremo anche in questo ulteriore sforzo nei confronti dei precari non ricompresi nei criteri dettati dal decreto Madia", ha affermato l’assessore Petitti.
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però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come […]
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per