A Reggio neanche le imprese femminili tengono il passo: -2% nel terzo trimestre

imprese femminili donna

A tre mesi di distanza dalla precedente rilevazione, in provincia di Reggio si conferma il momento di difficoltà delle imprese femminili – che si va a inserire, in ogni caso, in un contesto negativo generalizzato che riguarda tutte le imprese attive del territorio reggiano.

A fine settembre, infatti, è stata registrata una flessione del 2% rispetto allo stesso momento del 2024: in un anno sono state “perse” 179 imprese di questa tipologia, con il totale che è sceso a quota 8.966 (un’incidenza del 19,1% sul numero complessivo delle imprese reggiane).

A causa delle modifiche intervenute nei mesi scorsi sulla classificazione delle attività economiche (codici Ateco 2025), attualmente è impossibile determinare quali siano stati, con precisione, i movimenti all’interno dei diversi comparti produttivi e di servizio.

Tuttavia, dalle analisi dell’Ufficio studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia (sui dati di Infocamere) è emerso che è il settore del commercio a evidenziare la maggior presenza di realtà imprenditoriali femminili: 2.095 unità attive, con un’incidenza del 23,4% sul totale delle imprese femminili reggiane. A seguire, molto da vicino, il comparto dei servizi alle imprese, con 2.050 aziende e un’incidenza relativa del 22,9%. Al terzo posto il settore dei servizi alla persona (1.460 unità, 16,3%), seguito dal comparto primario (1.193 imprese, 13,3%), dal manifatturiero (986 unità, 11%), dai servizi di alloggio e ristorazione (855 imprese femminili attive, 9,5%); a chiudere, infine, il segmento delle costruzioni, con 308 unità attive e un’incidenza del 3,4%.

Per quanto riguarda la natura giuridica di queste realtà, le imprenditrici reggiane confermano la loro presenza maggioritaria (65,4%) nella tipologia aziendale individuale, dove sono ben 5.868 (anche se in calo del 2,6% rispetto all’anno precedente). Per contro, sono in aumento dell’1% le società di capitali a guida femminile, che adesso contano 1.849 unità, con un “peso” sul totale del 20,6%. A seguire, le società di persone (1.082, incidenza del 12,1%, in calo del 4,4% rispetto a dodici mesi prima). Le cooperative, i consorzi e le altre forme giuridiche possono contare su appena 167 unità attive (comunque in crescita del 5% rispetto al settembre del 2024), ovvero l’1,8% del totale delle imprese femminili.

L’Ufficio studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia ha poi focalizzato le sue analisi sulle imprese individuali, le sole per le quali è possibile ricavare notizie su particolari qualifiche imprenditoriali: in provincia di Reggio sono 1.912 le imprese femminili artigiane, con un’incidenza del 32,6% sul totale. Più esigua, invece, la presenza di aziende femminili giovanili: 688 attività, pari all’11,7% del totale. Le imprese individuali guidate da donne di nazionalità straniera, infine, nel Reggiano sono 1.212, il 20,7% del totale.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle imprese femminili, c’è ovviamente il capoluogo Reggio al primo posto in termini numerici assoluti (3.070 aziende attive, il 17,3% sul totale delle unità produttive); se si considera invece l’incidenza di quelle femminili sul totale delle imprese di un territorio comunale, il primato va a Ventasso: le sue 117 imprese femminili rappresentano il 25,5% del tessuto economico locale. Sia per valori assoluti che per incidenza, infine, si collocano molto in alto i territori comunali di Correggio (471 imprese femminili, 22,2%) e Scandiano (460 aziende femminili, 21,3%).



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