Troppe vittime della strada a Reggio, sindacato polizia: reintrodurre l’arresto obbligatorio

campegine

Scrivono in una nota Luca Falcitano (segretario regionale) e Lorenzo Cristofaro (segretario provinciale a Reggio Emilia) del Sulp (sindacato unitario lavoratori polizia locale): “espriamo la più stretta vicinanza ai familiari di Hicham Outtas e Anuar Mastaki, vittime del tremendo schianto di Caprara di Campegine (Reggio Emilia).
Allo stesso tempo esprimiamo piena fiducia nell’operato della magistratura per la ricostruzione dei fatti e che oltre all’autista del furgone, si faccia piena luce su eventuali altre responsabilità.

E’ necessario che si proceda ad una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle conseguenze e gli effetti devastanti di mettersi alla guida in stato di ebrezza.
Su questo tema le Polizie Locali da tempo effettuano specifici corsi e attività in tutti gli istituti scolastici in tutta la Provincia di Reggio Emilia, e come sindacato in occasione della giornata mondiale sul ricordo delle vittime della strada, abbiamo prodotto un video sui nostri canali social nazionali.

Ma se da un lato è giusto sensibilizzare, dall’altro non si può cedere sul fronte della certezza della pena in casi come questi.
Il Sulp soprattutto alla luce del dato preoccupante dell’ultimo anno nella nostra provincia, con addirittura 9 vittime della strada collegate a conducenti che guidavano in stato di ebrezza, non può che far rilevare come, nonostante le campagne pubblicitarie sulle prossime modifiche al Codice della Strada che si sta discutendo in parlamento, il legislatore abbia fatto un passo indietro su questa tematica.
Una recente norma di legge infatti ha abrogato l’arresto obbligatorio da parte della Polizia Giudiziaria per i conducenti che provocano incidenti stradali.

Le nuove norme infatti prevedono che dal 25 ottobre 2023 i conducenti colti in flagranza del reato di omicidio stradale o lesioni gravissime potranno evitare l’arresto obbligatorio, anche se trovati ubriachi o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti se fermandosi immediatamente prestano soccorso e si mettano subito a disposizione della polizia.
Di fatto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nei casi di omicidio stradale rimarrà solamente per i conducenti che si sono dati alla fuga e che non si sono immediatamente fermati per prestare o attivare i soccorsi.
Le istituzioni non possono girarsi dall’altra parte, infatti, alla luce anche del dato preoccupante della mortalità stradale, è necessario che chi di dovere si attivi immediatamente vista la prossima discussione delle modifiche al Codice della strada, affinché venga reintrodotta la norma che prevede l’arresto obbligatorio”.