La seconda sezione della Corte d’appello di Bologna ha disposto il rinvio a giudizio per Alberto Tagliati, l’uomo di 50 anni accusato di stalking nei confronti di Marta Collot, portavoce nazionale del partito politico Potere al Popolo ed ex candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Un ribaltamento rispetto a quanto successo lo scorso primo marzo, quando il giudice dell’udienza preliminare aveva pronunciato una sentenza di non luogo a procedere, decisione poi impugnata dal pubblico ministero Marco Imperato. La data d’inizio del processo non è ancora stata fissata.
Tagliati è attualmente già sottoposto all’obbligo di dimora e all’obbligo di firma, sempre con l’accusa di atti persecutori: si tratta di un secondo fascicolo, successivo e nato da una seconda denuncia della leader di PaP, arrivata a distanza di due anni dalla prima.
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Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]