Importante svolta giudiziaria nel caso della violenza sessuale ai danni di una ragazzina minore di 14 anni denunciata nel luglio del 2018 a Boretto: la Corte d’appello di Bologna, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Reggio, ha ribaltato la sentenza di primo grado condannando l’imputato a due anni di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio.
L’uomo, oggi ottantaduenne, è stato condannato anche alle pene accessorie previste dalla legge in questi casi: l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici.
In un primo momento l’uomo era stato anche arrestato, ma nel giugno del 2022 era stato poi assolto dal tribunale di Reggio con la formula “perché il fatto non sussiste”. Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, titolare delle indagini, aveva però immediatamente impugnato la sentenza di assoluzione, ricorrendo in appello.
Secondo la ricostruzione giudiziaria emersa dal secondo grado di giudizio, l’uomo, allora settantacinquenne, aveva invitato la ragazzina in cortile approfittando della momentanea assenza di altri adulti: una volta lì, si era avvicinato e, impedendo alla vittima ogni via di fuga, l’aveva costretta a subire atti sessuali.







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