Vertenza Marelli, due aziende in corsa. Bonaccini: passaggio cruciale

Presidio in Regione lavoratori Marelli

Dopo il vertice romano di ieri al Ministero delle imprese e del made in Italy, oggi – giovedì 14 dicembre – nuovo incontro nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna tra il presidente della giunta Stefano Bonaccini e le rappresentanze sindacali dello stabilimento Marelli di Crevalcore: al tavolo l’assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro Vincenzo Colla e i rappresentanti sindacali Massimo Mazzeo (Fim), Simone Selmi (Fiom), Giuseppe Di Stefano (Uilm) e Mariagrazia Vitello, Salvatore Parlato, Mimmo Lisi, Francesco Simeri e Sergio Manni (Rsa, le rappresentanze sindacali aziendali).

La Regione ha ribadito il suo massimo sostegno a lavoratori (sono 229 quelli coinvolti) e organizzazioni sindacali fino a quando non sarà trovata una soluzione positiva alla vertenza relativa allo stabilimento bolognese. Soluzione che, proprio dopo il vertice di ieri al Ministero, appare più vicina con due aziende italiane che paiono favorite per rilevare lo stabilimento bolognese specializzato nella lavorazione di componenti in alluminio per l’automotive. Si tratta della Tecnomeccanica –  fonderia concentrata nella produzione di componenti di precisione pressofusi in alluminio per l’automotive, in provincia di Novara – e della Niche Fusina Rolled, multinazionale parte del Gruppo americano Dada, partecipata anche da Invitalia, con stabilimento alle porte di Venezia. Saranno piano industriale e ricadute occupazionali a determinare quale delle due proposte avrà la meglio.


La crisi si è aperta a cinque anni dal passaggio dell’azienda da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito produttivo ad oggi è impegnato nella produzione di collettori di aspirazione d’aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori.

“L’incontro di oggi rappresenta un momento di aggiornamento importante della situazione, perché siamo in un passaggio cruciale”, hanno sottolineato Bonaccini e Colla: “Da parte nostra confermiamo e anzi rafforziamo la volontà della Regione di restare al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Il nostro obiettivo non cambia: evitare la cessazione della produzione, salvaguardare il sito produttivo e dare risposta a tutti i lavoratori. Finché non avremo certezza di questi risultati, la nostra attenzione sarà massima”.

Le proposte di acquisizione dello stabilimento, che sono ancora in fase di valutazione, “rappresentano opportunità importanti: prevederebbero investimenti economici rilevanti e coerenti con quanto ci aspettiamo dal punto di vista dell’impatto sociale, risposte necessarie per confermare il livello di professionalità e competenza del sito di Crevalcore”.

“Prosegue serrato”, hanno precisato Bonaccini e Colla, il confronto con la proprietà e con il governo “affinché si possa arrivare il prima possibile a un risultato positivo”. Per quanto riguarda i tempi, condivisi anche con l’esecutivo nazionale, è attesa per l’11 gennaio la presentazione dei nomi dei possibili investitori e dei relativi piani industriali, mentre a fine febbraio si dovrebbe arrivare al negoziato finale e alla scelta definitiva dell’acquirente.



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