Venerdì 22 ottobre alle 17 nella Sala del Planisfero della biblioteca Panizzi di Reggio è in programma la presentazione del volume “La storia di Reggio Emilia. Dalla preistoria ai giorni nostri”. All’appuntamento interverranno l’autrice del volume Barbara Curti, il direttore della biblioteca Alberto Ferraboschi e l’ex segretario provinciale della Cgil di Reggio Franco Ferretti; il moderatore dell’evento sarà il giornalista Roberto Scardova.
Il libro ripercorre attraverso i secoli la storia della città e del suo popolo: dalla balena preistorica Valentina alla pandemia di nuovo coronavirus, un viaggio alla scoperta delle infinite testimonianze celate tra le strade e le piazze della città del tricolore, impresse nelle facciate degli edifici e delle chiese, custodite nei musei e negli archivi della città.
“Tutto comincia cento milioni di anni fa – scrive l’autrice nel suo racconto – in un immenso oceano abitato da enormi creature marine”. La narrazione segue i romani lungo la via Aemilia, attraverso la crescita di un centro di scambi che in pochi secoli diventa Regium Lepidi, la città dei templi e della nobiltà, degli acquedotti e delle terme. La storia di Reggio passa poi attraverso la conformazione medievale della città, con i suoi monasteri, le chiese, le torri e i canali, arrivando ad approfondire la vita e l’opera di personaggi del calibro di Ludovico Ariosto, Giovan Battista Venturi e Lazzaro Spallanzani. Non mancano nel libro le lotte per l’indipendenza e l’arrivo di Napoleone, passando per le due grandi guerre mondiali e il fascismo con le sue ferite, fino ad arrivare ai mesi dell’emergenza sanitaria Covid-19.
L’ingresso alla presentazione è possibile solo su prenotazione. Per accedere alla sala sarà necessario esibire il green pass. L’iniziativa è in collaborazione con la storica Libreria del Teatro di Reggio.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km