È ormai un bollettino quotidiano quello che arriva dall’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio sul fronte della sicurezza.
Nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 maggio un ragazzo di 28 anni, lo stesso che era stato fermato dalla polizia sabato scorso con un coltello nel borsone dopo che aveva demolito un pezzo di struttura in cartongesso per entrare nel bar del Core nel tentativo di rubare l’incasso, è tornato al pronto soccorso – armato di un taglierino – insultando gli infermieri presenti e sputando contro di loro.
Alle prime luci dell’alba, inoltre, una persona estranea e non autorizzata si è introdotta nella cucina ospedaliera per rubare del cibo: la stessa cucina dove 24 ore prima erano stati rubati dei tablet utilizzati per la prenotazione dei pasti dei pazienti ospiti dell’ospedale. Nei giorni scorsi, inoltre, sono stati rubati anche i paramenti sacri utilizzati dai sacerdoti per la celebrazione della messa nella cappella ospedaliera.
Nel frattempo, come richiesto da più parti, l’Ausl di Reggio ha accettato di organizzare un incontro con i sindacati per parlare di sicurezza e dell’incolumità degli operatori sanitari: il summit è in calendario il prossimo 15 maggio.
“Ringrazio l’azienda per il suo impegno, in questo momento molto delicato il nostro dovere è fare squadra”, ha detto Gennaro Ferrara, sindacalista di Cisl-Fp Emilia Centrale: “Porteremo al vertice le paure e soprattutto le proposte dei lavoratori. E segnaleremo che è necessario che per la sicurezza dell’ospedale intervengano in modo congiunto anche la Prefettura, la Questura e il Comune”.
Per Ferrara è evidente che il personale del Santa Maria Nuova e del Core “non deve subire tutto questo e nemmeno può inventarsi sceriffo”, ed è “lampante che le regole di contrasto non funzionino: come può accadere che un soggetto fermato con un coltello sabato scorso sia tornato a delinquere 72 ore dopo, ancora armato, all’interno dello stesso ospedale? La politica dimostri di essere matura: faccia la sua parte e intervenga sul Ministero degli interni e sul legislatore. Da un anno e mezzo chiediamo di riaprire il posto di polizia h24, ci fa piacere che anche altri si siano uniti a questa richiesta e, diciamocelo, c’è un bisogno enorme di certezza della pena. Chi sbaglia non può tornare a offendere e sputare senza pagare il suo conto. La sanità ha già tanti problemi, non ha bisogno anche delle prese in giro”.







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