Ucraina, Andrea Costa (Pd): garantiamo relazioni sociali ai bimbi in fuga

costa_a

Dobbiamo garantire relazioni sociali a bambine e bambini ucraini che stanno arrivando in Italia, compreso l’inserimento a scuola”, questo il senso dell’intervento in aula di Andrea Costa, consigliere regionale Pd autore di una interrogazione urgente discussa nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa.

“Privati, enti pubblici, associazioni e organizzazioni del volontariato e del terzo settore sono già in prima linea per la prima accoglienza. Come consigliere mi sono rivolto alla giunta chiedendo quali siano le misure che la Regione Emilia-Romagna ha già predisposto o sta completando. – spiega Costa, che aggiunge –. Una attenzione specifica pensiamo di doverla dare ai minori e alle donne che stanno raggiungendo anche l’Italia. È significativo un primo dato, infatti: al 7 marzo, su 2009 persone già ospitate in Emilia-Romagna, 919 sono minori. L’assessora alla Protezione Civile Irene Priolo ha spiegato che oltre alla prima assistenza stiamo lavorando ad ospitalità di lungo periodo. Lavoriamo per organizzare i presìdi sanitari per la prima accoglienza, ma anche per l’inserimento scolastico e la presa in carico delle persone con progettualità specifiche. A chi arriva garantiamo servizi di mediazione culturale e sostegno psicologico, ma anche vicinanza alle comunità ucraine residenti”. In sostanza, si sta costruendo una trama di relazioni sociali attorno ai prodighi ucraini: “va fatto tutto il possibile affinché non vivano in una situazione di sospensione – continua Costa – . In particolare, bambine e bambini frequentando la scuola e i loro coetanei potrebbero essere facilitati nel superare lo straniamento dovuto alla fuga dall’Ucraina”.

Sono già numerose le iniziative messe in campo dalla Regione. “Da oggi, 8 marzo, e fino al 16 marzo, è aperto un bando da 50mila euro rivolto alle ong, onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali che operano nelle zone di guerra per rispondere con estrema urgenza ai bisogni di profughi e sfollati ucraini in transito nelle città di Lviv (Leopoli) e Chernivtsi, diretti in Polonia e Romania o destinati a raggiungere i familiari nel resto dell’Unione Europea” ricorda infine Costa.