Il netto calo delle presenze turistiche a Reggio, certificato dai numeri sugli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno nel 2024, in crescita in molte parti d’Italia ma non a Reggio, dove anzi è stato registrato un dato piuttosto negativo (-10%) rispetto all’anno precedente, sta riaprendo il dibattito sulla gestione del turismo nella città del Tricolore.
Tra i primi a esprimersi era stato Claudio Guidetti, presidente regionale di Azione Emilia-Romagna e segretario provinciale di Azione Reggio, che aveva sottolineato come “mentre città come Parma e Modena registrano un aumento visibile delle presenze, Reggio continua a restare indietro”, presentando una sua ricetta per invertire la tendenza.
Era stato poi il turno di Fratelli d’Italia Reggio, secondo cui il dato sugli introiti della tassa di soggiorno sarebbe “l’ennesima prova dell’incapacità dell’amministrazione comunale di promuovere il potenziale attrattivo del territorio. Dopo un 2024 disastroso, anche il 2025 segna un ulteriore declino, frutto di una gestione miope e priva di una strategia per valorizzare le ricchezze della provincia, da Matilde di Canossa a Castelnovo ne’ Monti fino alle meraviglie della Bassa reggiana”.
Al partito meloniano ha replicato nuovamente Guidetti: “Con piacere notiamo che, puntualmente, il tema del turismo a Reggio conquista spazio nel dibattito pubblico estivo. Su un punto siamo d’accordo: serve una strategia turistica seria, stabile e competente. Per questo, già settimane fa, Azione ha avanzato una proposta concreta: la nascita di una Fondazione per il turismo territoriale, uno strumento operativo che unisca pubblico e privato per coordinare promozione, servizi e risorse, superando frammentazioni e improvvisazioni. Le proposte, quando sono articolate e praticabili, e non accompagnate da urla o slogan, faticano a calamitare l’attenzione. Ma restano l’unico modo serio di fare politica”.
Nel comunicato di Fratelli d’Italia, ha sottolineato Guidetti, “abbiamo letto molte critiche, alcune delle quali possono anche offrire spunti utili anche se non nuove e ben note, ma nessuna proposta operativa. Noi pensiamo che la politica debba partire da analisi fondate per arrivare a soluzioni realizzabili. Una politica capace di far accadere le cose. Le fragilità del sistema turistico reggiano le abbiamo già indicate chiaramente. La differenza è che abbiamo anche indicato una via concreta per affrontarle”.
“La nostra proposta – ha aggiunto il segretario provinciale di Azione – è sul tavolo. È disponibile al confronto istituzionale e all’apporto di chi intende contribuire con spirito costruttivo e competenza. Reggio ha bisogno di costruire, non solo di denunciare. Questa città non ha bisogno di conformismo e provincialismo a ogni livello e comparto sociale, ma di idee autorevoli, consapevolezza della nostra storia e contemporaneità, ambizione, coraggio, competenza e rilancio. In due parole: un’idea forte e determinazione. E noi ci siamo, con realismo, ambizione e responsabilità”.
Nelle prossime settimane, ha annunciato Guidetti, “formalizzeremo questa nostra proposta in una comunicazione scritta al sindaco di Reggio, al presidente della Provincia, al presidente del Parco nazionale, al sindaco capodistretto dei Comuni rivieraschi e ai rappresentanti delle associazioni economiche. Proporremo inoltre al Partito Democratico un percorso di lavoro comune su questo tema”.







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