Po, pioggia non basta: è ancora crisi

fiume Po a Polesine Zibello ph. Paolo Panni

Dal punto di vista della siccità la situazione del distretto padano è ancora critica, ma sul fronte delle precipitazioni ci sono anche buone notizie: è caduta più pioggia negli ultimi cinque giorni che negli scorsi tre mesi, con accumuli minimi di 30 mm (con punte fino a 100 mm), ed è tornata la neve al di sopra dei 1.500 metri di altitudine, con quantitativi fino a 40 centimetri in alta montagna.

Circostanze che hanno contribuito a migliorare sensibilmente lo stato idro-meteo-climatico sul bacino del fiume Po, come rilevato dall’Autorità distrettuale nel suo report settimanale. Nonostante la situazione sia diventata un po’ meno grave rispetto a quella delle scorse settimane, non si è colmato il gap di fabbisogno precedente, soprattutto nelle aree centrali della Pianura Padana e in quelle interne del Piemonte, già sofferenti da tempo.

Per la prima volta dall’inizio dell’anno, però, le portate del fiume hanno fatto registrare un’inversione di tendenza, dopo essere state finora sempre in costante calo storico, con un incremento dei deflussi che, almeno nell’immediato, sono tornati sopra la soglia di allerta: a Pontelagoscuro è stato recuperato un metro di livello idrico (-5,43 metri, con una portata di 653 metri cubi d’acqua al secondo), mentre Piacenza e Cremona – le due sezioni maggiormente in crisi – hanno di fatto raddoppiato in soli due giorni le proprie portate, attestandosi rispettivamente a 376 m3/s e a 457 m3/s. La ricarica della falda sotterranea e l’incremento dell’umidità nei terreni hanno consentito al comparto agricolo di tirare un sospiro di sollievo, per quanto temporaneo.

Tutti i laghi, inoltre, sembrano aver beneficiato delle recenti precipitazioni, recuperando sulle quote alle sezioni di chiusura: 20 centimetri in più per il lago Maggiore all’idrometro di Sesto Calende, con un riempimento tornato ai valori di inizio mese (33%) e un livello in crescita di 12 centimetri; in salita anche il lago di Como (ora a -13 centrimenti e con una riserva d’acqua disponibile prossima al 15%) e il lago d’Iseo, a quota +9 centimetri. Stazionario, invece, il lago di Garda.

Ma sono le previsioni per la prossima settimana, in particolare, a offrire uno scenario confortante, visto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe protrarsi per più giorni su buona parte del distretto territoriale.

“La pioggia è risultata particolarmente efficace per l’intero bacino padano dove, oltre al Po, anche i corsi d’acqua dei suoi affluenti e i grandi laghi regolatori hanno tratto beneficio”, ha sottolineato il segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli, anche se “la soglia d’attenzione resta alta perché, nonostante questa inversione di tendenza, il deficit di portata rimane rilevante in tutte le sezioni registrate; sarà fondamentale comprendere al meglio il quadro, alla luce delle nuove precipitazioni annunciate, in vista dell’osservatorio del 6 maggio”.