Suicidio nel carcere di Piacenza, il garante dei detenuti: “Situazione allarmante, è il quarto decesso in un anno”

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A metà gennaio nel carcere di Piacenza è morto un detenuto di 32 anni di nazionalità marocchina: il decesso, secondo i primi riscontri, sarebbe stato causato da autoinalazione di gas da una bomboletta. La vittima si trovava a Piacenza dallo scorso settembre, dopo essere stato trasferito per motivi di ordine e sicurezza dal penitenziario di Reggio, ed era stato posto sotto attenzione in quanto considerato a rischio di suicidio.

Si tratta del quarto decesso in un anno registrato nel carcere piacentino. Il garante regionale dei detenuti dell’Emilia-Romagna Roberto Cavalieri, che già aveva manifestato in passato forte preoccupazione per il susseguirsi di decessi nel penitenziario emiliano, è tornato di nuovo sull’argomento sottolineando come a Piacenza l’unità locale di vigilanza e prevenzione suicidaria abbia classificato tutte le 382 persone detenute come a rischio di suicidio: 8 di loro sono considerate ad alto rischio, 70 a medio rischio e 304 a basso rischio.

“Le valutazioni sulla situazione carceraria non permettono ai sanitari di operare al meglio per contrastare e prevenire i potenziali pericoli di suicidio, e la scelta di certificare un rischio per tutti i carcerati produce, per gli stessi operatori, carichi di lavoro insostenibili”, ha sottolineato il garante. Una criticità sulla quale ha concordato anche il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria.

Il 32enne deceduto a metà gennaio, ha ricordato il garante regionale dei detenuti dell’Emilia-Romagna, “era stato valutato dallo psichiatra lo scorso ottobre: da allora, però, non erano seguite ulteriori valutazioni”. Alla luce di quanto accaduto, Cavalieri ha chiesto un incontro urgente alla direzione del carcere e al responsabile sanitario della struttura penitenziaria.

In Italia il 2022 è stato purtroppo un anno record per quanto riguarda i suicidi in carcere: dal primo gennaio al 31 dicembre sono state 84 le persone detenute (6 delle quali nelle strutture penitenziarie dell’Emilia-Romagna) che si sono tolte la vita dietro le sbarre, con una media di un suicidio ogni 5 giorni. Il record negativo precedente era stato registrato nel 2009, con 72 decessi. La maggior parte dei suicidi in carcere (oltre il 60% dei casi complessivi) si verifica nei primi mesi di detenzione.