Sisma in Emilia, scontro tra Bonaccini e Foti

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“I dati diffusi dalla stessa Regione dimostrano come ci siano voluti undici anni per arrivare a una parziale ricostruzione dopo il terremoto del 2012. Nel comparto delle opere pubbliche e dei beni culturali ci sono lavori che devono essere ancora progettati”. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, sul Giornale interviene della ricostruzione post terremoto in Emilia, criticando l’atteggiamento che starebbe mantenendo il presidente Stefano Bonaccini in merito all’alluvione del 2023 in Romagna.

Replica il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Imbarazzante e surreale l’Onorevole Foti di Fratelli d’Italia che parla di ricostruzione lenta dopo il sisma che colpì l’Emilia (12 miliardi di euro di danni), che poteva portare ad una desertificazione nei territori colpiti e dove invece, grazie ad un rapido e straordinario lavoro di ricostruzione da parte di tutti, ci sono oggi più imprese e posti di lavoro di prima e dove le famiglie che hanno ricostruito l’abitazione, gli imprenditori che hanno ricostruito le proprie aziende, i sindaci che hanno ricostruito scuole, impianti sportivi o luoghi pubblici hanno ricevuto il 100% dei danni subiti.
E siccome il Pil di quei territori è cresciuto, si sappia che i dodici miliardi di euro concessi dai governi precedenti alle popolazioni colpite, rientreranno con gli interessi nelle casse dello Stato nel giro di qualche anno. Tant’è che il presidente Mattarella l’ha definita una ricostruzione esemplare.
Piuttosto caro Foti, dove sono i rimborsi promessi al 100% ai cittadini, alle famiglie, agli imprenditori alluvionati? Com’è che dopo nove mesi non avete ancora previsto il rimborso dei danni dei beni mobili (arredi, elettrodomestici, mobilio, automobili, motocicli, scorte di magazzino) che solo a scriverlo sembra di raccontare una barzelletta? Invece di fare polemiche gratuite e ridicole datevi da fare per mantenere le promesse fatte nelle settimane successive alla drammatica alluvione dello scorso maggio che ha provocato quasi 9 miliardi di euro di danni”.



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