Sindaci Paoli e Daviddi replicano a Vecchi: vorrebbe toglierci di mezzo perché qui non comanda il Pd

paoli_daviddi

Il sindaco di Bagnolo in Piano Gianluca Paoli e quello di Casalgrande Giuseppe Daviddi, in una nota congiunta, replicano al primo cittadino di Reggio Emilia Luca Vecchi che lunedì con un video (qui sotto) sui social li aveva chiamati in causa per non avere firmato l’appello per scongiurare la crisi del governo Draghi, collocandoli sulle posizioni di Fratelli d’Italia della Meloni.

“L’appello dei Sindaci a Draghi è arrivato, ad oggi, a 1.300 adesioni. Sindaci di tutti gli orientamenti politici, di centrosinistra, di centrodestra, civici. Tanti sì, ma sono ben 6.700, cioè tutti gli altri, quelli che non hanno aderito ed è altrettanto certo che anche costoro siano espressione di tutti gli orientamenti politici, di centrosinistra, di centrodestra, civici, a dimostrazione dell’ampia diffusione di opinioni contrarie.

A Reggio Emilia, è capitato però che il Sindaco della città capoluogo si sia permesso di giudicare due colleghi, “colpevoli” di non sottoscrivere la lettera, ascrivendoli automaticamente a un’area politica ben precisa. Lo ha fatto senza entrare nel merito delle argomentazioni, liquidandoci sprezzantemente come Sindaci “schiacciati sulle posizioni della Meloni”.

Riteniamo che sia stata innanzitutto un’esternazione falsa nella sostanza perché nessuno di noi due vorrebbe che cadesse il Governo, che Draghi lasciasse e che si andasse al voto, come invece sostenuto dalla leader di Fratelli d’Italia. Come già dichiarato da entrambi e senza tentennamenti, sarebbe una sciagura, assolutamente da scongiurare.

E’ stata offensiva perché ha ricondotto le motivazioni di una mancata adesione a speculazioni di opportunismo politico che non solo non ci appartengono ma che potrebbero facilmente essere ribaltate su coloro che hanno scelto invece di sottoscrivere la lettera.

E’ stato preoccupante per il messaggio che ha lasciato passare nei confronti di coloro, Sindaci ma anche liberi cittadini, che un domani volessero legittimamente dissentire da posizioni maggioritarie, qualunque esse siano. E’ stata infine una dichiarazione gravissima per le intenzioni che l’hanno mossa: il Sindaco Luca Vecchi ha voluto deliberatamente screditare due colleghi, espressione di due liste civiche le cui maggioranze consiliari non sono sostenute e condizionate dal Pd, allo scopo, un domani, di toglierli di mezzo. Non a caso, in un eccesso di onnipotenza, parlando del futuro dei governi locali in provincia e nei
paesi che siamo stati chiamati a guidare, si è spinto infatti a dire che “si arriverà a
discutere anche di questo”.

Riteniamo inaccettabile quanto dichiarato dal Sindaco Luca Vecchi, perché falso nei contenuti, irriguardoso del ruolo che ricopriamo, gravemente lesivo della nostra autonomia di pensiero, irrispettoso del pluralismo democratico. Ci meravigliamo che un collega si sia permesso, per calcolo o per superficialità, di esprimere simili giudizi nei nostri confronti e ne pretendiamo le scuse ufficiali.

Al Partito Democratico di Reggio Emilia, di cui Luca Vecchi è un esponente di primo piano, chiediamo di dissociarsi e di cogliere l’occasione per dimostrarsi, ancora una volta, un partito aperto al confronto e rispettoso delle opinioni altrui.