Continua la stagione della sete in Emilia-Romagna, così le organizzazioni agricole chiedono che venga aperta in anticipo la stagione irrigua per non vanificare i raccolti e produrre un innalzamento dei prezzi dell’ortofrutta.
Il Po, in modo particolare, dopo un inverno senza piogge, soffre di una magra estiva, quando il solleone favorisce l’emergere di infinite spiagge ai bordi del letto del fiume. Il livello di portata del Grande fiume è sceso sino a 634 metri cubi al secondo, ai minimi. Non va meglio per gli altri corsi d’acqua della regione: l’Enza, che divide Reggio Emilia da Parma, è in secca. La portata d’acqua dovrebbe essere in questo periodo di 17,3 metri cubi, ma il 28 marzo era di 0,07 già nel comune montano di Vetto. Stesso discorso vale per il Reno, che solo un mese fa nel Bolognese straripò provocando danni e oggi si presenta asciutto.
E dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna fanno sapere: “Se non avremo piogge abbondanti in aprile, maggio e giugno tutto diventerà preoccupante. Ci predisponiamo ad attuare azioni che possono essere avviate in un mese o due tipi di interconnessioni con acquedotti e riattivazione di pozzi che erano stati chiusi”.
Le previsioni meteo dei prossimi giorni. Arrivano, dopo un lungo periodo di siccità, le piogge su tutta Italia. Da mercoledì a venerdì un’area di bassa pressione porterà rovesci, temporali, un calo delle temperature e anche neve sulle Alpi. Secondo le previsioni di Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo.com, al settentrione «una perturbazione atlantica in discesa dal Nord Europa, si ‘tuffera» letteralmente sul Mediterraneo dando vita ad una circolazione ciclonica che coinvolgerà anche l’Italia. Prime deboli precipitazioni sono attese entro la fine di martedì, ma sarà tra mercoledì e venerdì che buona parte del Nord verrà bagnato da piogge e rovesci, con accumuli comunque più importanti a ridosso di Alpi, Prealpi, pedemontane e sulla Liguria». Anche le regioni del Centrosud vedranno un aumento delle nubi con piogge e rovesci localmente a sfondo temporalesco, sempre da mercoledì a venerdì. «In un primo momento – precisa Ferrara – saranno più coinvolte le regioni tirreniche le Isole Maggiori, sebbene successivamente fenomeni sparsi dovrebbero interessare anche i versanti adriatici. Il tutto verrà accompagnato da un deciso rinforzo dei venti, con mari tendenti a mossi o molto mossi». Quanto alle temperature, saranno di diminuzione, anche di oltre 6-8 gradi al Nord rispetto ai giorni scorsi, fatto che favorirà il ritorno della neve sulle Alpi, inizialmente oltre 1500-1800m, ma in calo a tratti sin sotto i 1000-1200m entro giovedì. In una prima fase il clima, pur se caratterizzato da maltempo – conclude il meteorologo di 3bmeteo.com – si manterrà invece ancora mite al Centrosud, per via dei venti di Scirocco, in attesa di un apprezzabile calo termico tra giovedì e venerdì a partire dai versanti tirrenici».
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...