La scuola Ghiarda è in condizioni “inammissibili”, i genitori chiedono aiuto a Bonaccini

Scuola Ghiarda (4)

“Abbiamo bisogno di una buona scuola sicura e accogliente per i nostri figli”. Questo è quello per cui intendono lottare i genitori della scuola Ghiarda di Reggio Emilia. Carenze strutturali, di sicurezza e di organico stanno fortemente agitando i genitori della scuola.

Spiega Federica Medici in rappresentanza dei genitori: “Diversi sono i motivi di sconcerto e sconforto: lo scarico della lavatrice che sfoga in gronda e nel cortile, che intasa i tombini; le “pozzanghere – laghi” che si creano quando piove e che impediscono l’accesso al cortile della scuola; scale metalliche scivolose e pericolose che hanno causato vari infortuni; i tombini che si riempiono di foglie e detriti; panchine e tavoli rotti e non ripristinati; la presenza di fango e non di un giardino o parco per “ammortizzare” le due ore di inter-mensa che devono essere garantite per i bambini; aule “corridoio” dove nel corso della lezione gli alunni devono alzarsi per fare transitare altri bambini che si dirigono alla mensa, e ciò perché si tratta di in un passaggio – corridoio adattato a cosiddetta aula, dove è impossibile svolgere un insegnamento adeguato; mancanza di uscite di sicurezza; mancanza di scala antincendio; corrente elettrica che “salta” di settimana in settimana e danneggia anche i dispositivi didattici; docenti qualificati e preziosi per i nostri bimbi che, con classi numerose (anche di 28 bambini), temiamo non riescano a garantire l’insegnamento ai nostri figli in queste condizioni, il buon insegnamento che vista la situazione rischiamo di perdere”.

Prosegue Federica Medici: “Questa situazione della scuola Ghiarda è già stata presentata più volte all’amministrazione comunale, purtroppo senza esito alcuno. Non è accettabile che non ci siano fondi, risorse, tempo e investimenti immediati per garantire la buona scuola per i nostri figli, quando si privilegiano altre infrastrutture a nostro parere non prioritarie. Siamo nella Motor Valley, nella Food Valley, nella Data Valley, nella Moda Valley nel cuore pulsante dell’economia italiana dove la scuola dovrebbe essere il fulcro del futuro per una regione di importanza mondiale. Nel 2023, a Reggio Emilia, città del Tricolore e di Reggio Children, vedere un degrado del genere non è ammissibile. Come genitori, abbiamo cercato in tutti i modi di essere parte attiva per poter migliorare la struttura ma la risposta è stata negativa. Anzi, si parla di eventuali lavori che dovrebbero iniziare non prima del 2027. Un’attesa che non appare accettabile.

Quello che speriamo è che l’attuale o la prossima amministrazione voglia prender in mano la situazione e fare davvero qualcosa per la scuola, per i bambini e le famiglie del territorio. Chiediamo anche l’intervento attivo e fattivo dell’amministrazione comunale e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Unica strada rimasta ai genitori per fare sentire la propria voce è quella di rivolgersi ai quotidiani locali, nazionali e trasmissioni televisive sperando che tale gesto induca l’amministrazione a un intervento immediato e concreto per risolvere una problematica davvero disarmante. Non intendiamo lasciare i bambini in una situazione che ne comprometterebbe l’educazione e la crescita”.

 



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