Scontri a Parma dopo lo scudetto al Napoli, Daspo per 15 ultras gialloblù

scontri tifosi Parma Napoli 23 maggio 2025 – YT

La Polizia di Stato di Parma, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura emiliana e dalla Procura del tribunale per i minorenni di Bologna, ha eseguito 15 perquisizioni a carico di altrettanti giovani (tra cui anche un minorenne) indiziati dei reati di rissa, lesioni aggravate, tentata violenza privata aggravata e porto abusivo di oggetti atti a offendere, in concorso tra loro, per quanto accaduto lo scorso 23 maggio in piazza Garibaldi a Parma.

Quella sera, al termine della partita di serie A tra Napoli e Cagliari, decisiva per l’assegnazione dello scudetto ai partenopei, a Parma un consistente numero di tifosi napoletani residenti in città si è ritrovato nella piazza centrale della città per celebrare la vittoria del campionato.

Durante i festeggiamenti, però, improvvisamente sono arrivati circa 20-30 giovani, completamente vestiti di nero e con il volto coperto, che hanno aggredito i tifosi partenopei presenti con cinghie, bastoni, sedie, bottiglie di vetro, cartelli stradali divelti e bidoni trovati per strada, insultandoli (“terrone di merda, questa non è casa tua, vai a festeggiare a casa tua”) e minacciandoli.

Dopo qualche attimo di confusione, l’aggressione si è trasformata in rissa tra le opposte tifoserie, con reciproco lancio di bottiglie e altri oggetti. La rissa, cominciata in piazza Garibaldi, si è estesa ben presto anche nella vicina via Farini, ed è stata interrotta solo dall’intervento delle forze dell’ordine. A quel punto i giovani vestiti di nero si sono dileguati, disperdendosi nelle vie limitrofe a via Farini e facendo perdere le proprie tracce.

La Digos di Parma, dopo aver ascoltato i tifosi napoletani aggrediti e gli altri testimoni presenti in piazza quella sera, e dopo aver analizzato le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del Comune e dei negozi intorno a piazza Garibaldi, è riuscita a risalire all’identità di 15 persone che avrebbero partecipato all’aggressione: si tratta di giovani tifosi del Parma, appartenenti al gruppo ultras dei “Boys”.

Nei loro confronti la Procura di Parma e quella per i minorenni di Bologna hanno disposto la perquisizione personale e quella domiciliare, e in alcuni casi anche la perquisizione informatica degli strumenti tecnologici in loro possesso, alla ricerca di altri elementi che supportassero l’impianto accusatorio. Le perquisizioni sono state eseguite dal personale della Digos della Questura di Parma in collaborazione con le Digos di Bologna, Cremona, Modena, Ravenna, Reggio e Rimini.

A tutti gli indagati – due dei quali risultati già sottoposti a Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) – è stato notificato l’avvio del procedimento per il provvedimento di Daspo fuori contesto.



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