Ha organizzato una festa in un locale nei pressi del fiume Enza a San Polo con tutti gli ingredienti possibili: ingresso a pagamento e pubblicità e diffusione della notizia tramite i social.
Peccato che l’organizzatore dell’evento, un 27enne di Quattro Castella, non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma lo aveva fatto in spregio a ogni limite imposto dalla normativa d’urgenza connessa a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19.
È successo domenica notte. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti per effettuare i dovuti controlli all’interno del locale dotato anche di un’area esterna verificando che era in corso una vera e proprio festa che vedeva partecipare oltre 400 persone che sono risultate aver fatto ingresso pagando il biglietto e peraltro senza il rispetto del distanziamento previsto.
Verificata la situazione, i carabinieri hanno proceduto quindi a identificare il responsabile dell’evento, il quale è stato denunciato alla Procura reggiana per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo sanzionato amministrativamente, per un importo complessivo di 800 per le mancate autorizzazioni e per le violazioni alle norme Covid procedendo quindi alla chiusura del locale.
Lo stesso 27enne la settimana scorsa era finito nei guai per aver organizzato analogo evento a Quattro Castella (in quel caso era stata registrata la partecipazione di 350 giovani) e prima ancora, alla fine dello scorso mese di settembre, era stato denunciato sempre dai carabinieri di San Polo d’Enza per altra festa non autorizzata: in entrambi i due casi gli eventi sono stati organizzati in analogia a quello dell’odierno provvedimento: inviti, pubblicità e diffusione della notizia tramite i social. Anche in quei casi non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma lo aveva fatto in spregio ai limiti imposti dalla normativa d’urgenza connessa a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19.
Ultimi commenti
Zuppi non è tra i più quotati PERCHÉ come dice il detto chi entra Papa esce cardinale. Ma l'autore dell'articolo ha completamente travisato il senso
che tristezza vedere sempre meno tricolori esposti ai balconi o alle finestre delle case dei reggiani. TRISTEZZA.
bene, cosi' almeno fino al 30 Giugno non potremo PERCEPIRE alcun senso di insicurezza....diciamolo anche a Luca Vecchi, cosi' e' contento.