Saccheggiano il supermercato dove lavorano: denunciate 2 cassiere infedeli

merce sequestrata

Da tempo, stando a quanto affermano i carabinieri di Reggio Emilia che le hanno filmate durante le loro azioni predatorie, si impossessavano di generi alimentari e prodotti vari (uova pasquali, prodotti ortofrutticoli, fiori, scatolame vario, carni, formaggi ecc.), prelevandoli all’interno degli scaffali e banchi destinati alla vendita al pubblico del supermercato dove lavoravano ed eludendo il pagamento grazie alla loro qualità di cassiere del negozio. Per farlo, passavano dai varchi d’uscita dell’area self utilizzando il badge in loro disponibilità o evitavano la lettura ottica dei prodotti da pagarsi in cassa. Per questi motivi con l’accusa di concorso in furto aggravato e continuato i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso due cassiere di un supermercato del Reggiano, rispettivamente di 54 e 39 anni, entrambe residenti nel comprensorio ceramico reggiano, Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi.

Ad attivare i carabinieri reggiani era stato lo stesso responsabile del supermercato che, attraverso il controllo del sistema di carico informatizzato delle merci in giacenza, aveva rilevato che quelle che dovevano essere presenti non era coincidenti con quelle effettivamente rilevate come presenti sia nel magazzino sia negli scaffali della vendita al pubblico, sporgendo quindi denuncia di furto ad opera di ignoti. I primi accertamenti dei militari hanno escluso che gli ammanchi potessero essere attribuibili a clienti del supermercato motivo per cui le indagini sono state indirizzate all’interno del negozio. Al fine di acquisire elementi utili alle investigazioni e giungere all’identificazione del responsabile dei furti la Procura di Reggio Emilia ha autorizzato un sistema di videoripresa nei pressi dell’area casse, self ed uscita del supermercato. Dall’analisi differita delle riprese video i carabinieri hanno così accertato la presunta responsabilità di due cassiere che, in compiacenza tra loro, si impossessavano con cadenza pressoché quotidiana di vari generi alimentari senza pagarli. Le modalità dei saccheggi avvenivano o attraverso l’area self dove, una volta imbustati i prodotti e grazie all’alternata compiacenza da parte di chi svolgeva il turno di lavoro, veniva aperto con il badge il varco d’uscita dove chi aveva il cestello pieno si allontanava senza pagare o attraverso la postazione delle casse dove i prodotti venivano passati alla complice di servizio alla cassa che non li contabilizzava con  il lettore ottico. In un caso di furto documentato dai carabinieri una delle due indagate, sebbene assente per malattia, si era recata nel supermercato per fare la “spesa” con le solite modalità grazie alla compiacenza della collega regolarmente in turno. Ulteriori riscontri alle ipotesi investigative sulla presunta colpevolezza delle due cassiere sono poi giunte all’esito delle perquisizioni domiciliari presso l’abitazione delle due donne dove i carabinieri hanno proceduto al sequestro di importanti partite di merci e derrate alimentari custoditi in apposite e ben fornite dispense e in vari frigoriferi e surgelatori (nel garage di una delle due indagate si trovavano ben tre congelatori). Derrate alimentari e merci a marchio del supermercato dove lavoravano sequestrate dai carabinieri reggiani che denunciavano le due donne per furto aggravato e continuato.