È stato rintracciato a Imola – dove vivono la fidanzata e alcuni amici – e nuovamente arrestato il detenuto evaso nella serata di venerdì 28 marzo dal carcere bolognese della Dozza. L’uomo, 34 anni, di nazionalità albanese, si trovava in carcere per furti e rapine in abitazione: era fuggito mentre aspettava di essere trasferito dal reparto semiliberi al reparto giudiziario, dopo aver appreso della revoca del beneficio della semilibertà.
Secondo quanto si apprende, sarebbe stato lo stesso detenuto evaso a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, tramite il proprio avvocato, per rivelare la sua posizione. A riportarlo in manette sono stati il comandante di reparto della casa circondariale bolognese, Annunziata Nudo, con i suoi uomini e il supporto del Nucleo investigativo regionale.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacato di polizia penitenziaria Sappe con il segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Campobasso: “Non possiamo che porci qualche interrogativo sul sistema che porta alla concessione dei benefici penitenziari, strumento sicuramente indispensabile di rieducazione, ma spesso troppo poco filtrato dal lavoro della polizia penitenziaria che attraverso l’osservazione, se messa in condizione di farlo, potrebbe fornire tutti gli elementi utili a valutare la meritevolezza del beneficio richiesto”.







Ultimi commenti
Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!