Riforma delle Province, Zanni: “Ora restituire dignità e autonomia agli enti locali”

Giorgio Zanni presidente di Upi Emilia-Romagna – UPI

Il 30 ottobre scorso si è insediato il tavolo di lavoro unitario nazionale tra la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e l’Unione delle Province d’Italia (Upi), che ha l’obiettivo di riordinare il sistema di governo in ambito regionale, a sostegno delle autonomie locali e, in particolare, dei Comuni. Il tavolo punta a ricostruire un quadro omogeneo di competenze e funzioni delle Province su tutto il territorio nazionale, partendo dall’attuazione della legge 56/2014.

A rappresentare l’Upi nel nuovo organismo, insieme ai presidenti Angelo Caruso (L’Aquila), Emanuele Ramella Pralungo (Biella) e Luca Santambrogio (Monza Brianza), c’è anche Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio e di Upi Emilia-Romagna, che da anni sostiene la necessità di un riordino istituzionale vero, capace di restituire alle Province strumenti, risorse e piena legittimazione democratica.

“Siamo su quel tavolo per portare i nostri numeri e le nostre esperienze”, ha spiegato Zanni. “Tutto l’arco parlamentare riconosce la necessità di una riforma, ma l’impressione è che i lavori procedano ancora una volta troppo lentamente. Serve una marcia in più per restituire piena dignità e soprattutto adeguate risorse finanziarie a tutte le Province italiane, che ogni giorno sono chiamate a garantire servizi fondamentali su strade, scuole e territorio, in particolare nelle comunità più piccole, montane e interne”.

Il presidente Zanni ha sottolineato che, in attesa di una riforma nazionale “che resta urgente e necessaria”, Upi Emilia-Romagna ha deciso di muoversi anche sul piano regionale, per non rischiare di rimanere al palo: “Abbiamo aperto un confronto stabile con il presidente della Regione Michele de Pascale e con l’assessore regionale Davide Baruffi, che hanno espresso la volontà di rafforzare il ruolo delle Province e di riconoscerne la centralità come enti di governo di area vasta, indipendentemente dalla riforma nazionale attesa”.

Una strada che, pur non sostituendo la riforma nazionale, per Zanni “può rappresentare una prima risposta concreta e un modello di cooperazione anche per il resto del Paese. L’Emilia-Romagna e tutte le sue Province sono quindi in prima linea verso questo necessario cambiamento”.

I lavori del tavolo nazionale, nel frattempo, proseguiranno anche a livello tecnico, con l’obiettivo di monitorare la situazione nelle diverse regioni e arrivare alla definizione di una proposta unitaria da sottoporre alla Conferenza delle Regioni e al governo.



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