Reggio. Villa Verde, inaugurate 4 nuove sale operatorie

REGGIO INAUGURAZIONE VILLA VERDE

La Casa di Cura Polispecialistica Villa Verde di Reggio Emilia, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, giovedì 12 settembre, ha inaugurato il nuovo comparto operatorio, entrato in funzione immediatamente.
Costruita su più livelli, per un totale di 1800 mq, la nuova struttura ospiterà quattro nuove sale operatorie (500 mq complessivi), un nuovo impianto di sterilizzazione (300 mq) e un parcheggio coperto (500 mq) a disposizione degli utenti, oltre a locali di servizio.
L’ampliamento in cui si inseriscono le nuove sale operatorie, che si aggiungono alle due già esistenti, ha comportato un investimento di oltre 3 milioni di euro di risorse proprie.

La realizzazione del nuovo comparto rientra in un progetto di riqualificazione e ampliamento iniziato dalla Casa di Cura reggiana da diversi anni con investimenti che hanno riguardato tanto la struttura organizzativa, quanto le strumentazioni e i servizi. Oggi Villa Verde continua questo percorso di rinnovamento per offrire a pazienti e utenti sicurezza e qualità nella cura, garantite da una forte spinta verso l’innovazione tecnologica e attenzione al risparmio energetico.
Una scelta condivisa anche con l’Azienda Unità Sanitaria Locale, l’Arcispedale Santa Maria Nuova e gli ospedali periferici reggiani con cui, negli anni, è stata costruita una solida rete territoriale volta a completare la gamma dei servizi offerti dal sistema sanitario locale per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei cittadini.

La Casa di Cura di Reggio Emilia, “Presidio Ospedaliero” dal 2018, ha ottenuto anche la Certificazione UNI ISO 45001:2018 per la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro e, recentemente, ha conseguito il rinnovo dell’Accreditamento della Regione Emilia Romagna per la qualità delle prestazioni sanitarie polispecialistiche di diagnosi e cura in regime di degenza ed ambulatoriale. A Villa Verde, infatti, si rivolgono non solo pazienti provenienti dalla provincia di Reggio, ma anche da tutta la Regione Emilia Romagna e da fuori Regione, i quali possono chiedere il ricovero anche direttamente dal proprio domicilio, tramite il medico di base, per necessità diagnostiche ed assistenza clinico-terapeutica. Oltre ai posti letto in convenzione, la struttura dispone di posti letto dedicati ai ricoveri a pagamento ed alle convenzioni sanitarie con assicurazioni sanitarie o fondi.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta giovedì 12 settembre alla presenza del presidente della Casa di Cura Villa Verde Fabrizio Franzini, affiancato dalla moglie Camilla e dai figli Guido e Alessandra, del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, del presidente della Provincia Giorgio Zanni, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del direttore generale dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia Fausto Nicolini e di monsignor Tiziano Ghirelli, in rappresentanza del Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla.
Al termine degli interventi, l’ingegner Chiara Simonazzi – insieme al direttore sanitario dottor Sergio Roti e al direttore generale, ingegnere Fabrizio Pulcinelli – ha illustrato i dettagli tecnici delle nuove sale operatorie.

Il dottor Fabrizio Franzini presidente della Casa di Cura Villa Verde: “Questa, per la nostra Casa di Cura, rappresenta una tappa importante di un percorso di ammodernamento necessario di strutture e tecnologie avviato molti anni fa. La nostra motivazione è accresciuta dalla piena consapevolezza di avere un ruolo pubblico e di svolgerlo al meglio delle nostre possibilità. Il livello sanitario di una città è indicatore imprescindibile del livello di civiltà di una Comunità. La fiducia reciproca raggiunta con il sistema sanitario pubblico ci induce ad affermare che l’integrazione fra sanità pubblica e privata è pienamente raggiunta. Le tecnologie e i nuovi reparti sono importanti, ma voglio sottolineare che senza la professionalità e l’umanità di tutto il nostro personale (medici, ausiliari, amministrativi e tecnici) e dei professionisti che lavorano con noi non saremmo mai riusciti a raggiungere questo straordinario traguardo”.

Luca Vecchi, sindaco del Comune di Reggio Emilia: “A fronte della capacità significativa di investimento di Villa Verde, anche il Comune ha fatto la propria parte, mettendosi a disposizione per favorire la realizzazione della nuova struttura nel minor tempo possibile. Un investimento strutturale che si riflette anche sul personale della Casa di Cura; oggi, qui, possiamo parlare di un nuovo umanesimo che si concretizza in questa Casa di Cura in cui la qualità delle persone che vi operano rappresenta la qualità dei servizi sanitari offerti dalla nostra città.

Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio Emilia:
“La nostra provincia è dotata di sei strutture ospedaliere che noi sosteniamo, anche attraverso strutture private come Villa Verde, perfettamente integrate e al servizio della Comunità. Occorre ricordare che risultati come questi si ottengono grazie a professionisti e a un mondo di volontari dotati di grande umanità, autentico segno distintivo della sanità reggiana”.

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna:
“Villa Verde, con la sua capacità di innovazione strutturale e tecnologica, è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio, che già si distingue per una continua e straordinaria crescita nei settori dell’export e dell’occupazione. Reggio Emilia, va sottolineato, detiene il minor tasso di disoccupazione dell’Emilia Romagna e questo investimento aiuta ulteriormente l’aumento della professionalizzazione e dell’occupazione. La Regione intende investire sempre più risorse nella Sanità e nell’integrazione tra sanità pubblica e privata, per questo persegue con determinazione l’autonomia che garantirà una corretta programmazione delle risorse”.

Fausto Nicolini, direttore generale dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia. “Oggi desidero sottolineare la profonda correttezza, la piena trasparenza e la costruttiva collaborazione che caratterizza il rapporto tra la Sanità pubblica reggiana e la Casa di Cura Villa Verde. La professione medica è cambiata molto e i bisogni dei cittadini sono aumentati e c’è bisogno di sempre maggior qualità nelle prestazioni e nella professione. Qualità che Villa Verde è riuscita a mantenere a tutti i livelli”.

Monsignor Tiziano Ghirelli, in rappresentanza del Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla. “Desidero ricordare il principale fondatore Guido Franzini, che nel 1957 ha dato vita a questa struttura con uno spirito che è lo stesso che ha guidato il figlio, dottor Fabrizio Franzini, e i suoi figli Alessandra e Guido. Ma come scriveva Giovanni Papini “…non bastano medicine e strumentazioni, occorre l’amore….”.

Descrizione tecnica delle sale operatorie
Le nuove sale operatorie, dotate di strumentazioni e tecnologie di ultima generazione, sono predisposte per l’utilizzo sistemi avanzati di tecnologia robotica e rispondono alle caratteristiche richieste dagli standard ISO 5.
Con una dimensione di 45 mq, ogni sala è dotata di un’area autonoma di preparazione del paziente, mentre la “zona risveglio” è collocata al centro del comparto, al fine di favorire il monitoraggio dell’assistito e garantirne la massima sicurezza durante la sua permanenza nel blocco operatorio.
I monitor touch screen e le workstation di 42 pollici posti all’interno di ogni sala permettono allo staff medico di consultare immagini radiografiche durante l’intervento chirurgico.
Particolare attenzione è stata dedicata alla logistica del comparto, differenziando il “percorso dello sporco” dal “percorso del pulito” per evitare rischi di contaminazioni batteriche.
Le sale sono dotate di impianti che rispondono ai più recenti standard di purezza e distribuzione dell’aria direttamente sul campo operatorio che, oltre a prevedere un ricambio di 70 volumi/ora, assicurano un riciclo dei flussi tale da garantire un importante risparmio energetico.
Una rinnovata area per la sterilizzazione è posta al servizio del comparto operatorio e di tutti reparti della Casa di Cura.

Sicurezza. Nell’ottica di garantire la massima qualità per il paziente, particolare attenzione è stata riservata allo studio dei percorsi, con netta distinzione tra percorsi sporchi e puliti. Questo rigore è stato applicato non solo ai percorsi destinati al paziente, ma anche ai materiali in ingresso e in uscita dal comparto operatorio e alle persone che ruotano attorno ad esso;
miglioramento dei percorsi per evitare le contaminazioni batteriche;
impianti che rispettano i più recenti standard di purezza e distribuzione dell’aria;
area di risveglio e sorveglianza anestesiologica realizzata simmetricamente rispetto alle quattro sale per garantire un continuo monitoraggio del paziente ed i servizi accessori.

Qualità. Sale operatorie rispondenti allo Standard ISO 5 (rispetto alle esistenti ISO 7) adatto agli interventi più complessi, quali i protesici;
aumento delle superfici disponibili, passando da una superficie di 38 mq a 45 mq, per assicurare ai pazienti massimi livelli di sterilità e la migliore qualità/purezza dell’aria attualmente ottenibile con le tecnologie ad oggi disponibili sul mercato;
ampliamento complessivo di 1800 mq, di cui 500 mq per le sale operatorie, 300 mq per locali tecnici, 300 mq per sterilizzazione;
ampliamento del parcheggio coperto di 500 mq.

Innovazione Tecnologica. Applicazione di work station a parete, dislocate in differenti zone del comparto, che permettono di prendere in carico il paziente e tracciarne il percorso fase dopo fase (dall’ingresso in comparto, alla preparazione della sedazione, fino al risveglio post-intervento);
installati 4 monitor touch screen da 42” (uno per ogni sala operatoria); collegati al nostro sistema RIS-PACS permettono il recupero e la visualizzazione della storia clinica del paziente (es. immagini radiologiche, Tac, risonanze magnetiche);
sale predisposte per l’utilizzo della robotica, soprattutto nei casi di interventi protesici.

Risparmio energetico. Da un trattamento a filtrazione assoluta di 15 vol/h di ricambi aria si passa ad un trattamento di 70 vol/h e da un flusso turbolento ad un flusso laminare, quindi unidirezionale, con concentrazione sul campo operatorio, realizzata con una quota di ricambi aria recuperati;
sistema di supervisione e di regolazione automatica che consente, per mezzo di numerosi sensori, di modulare le richieste di energia in base agli effettivi utilizzi delle singole sale operatorie e di sfruttare al meglio la quota di aria esterna durante le mezze stagioni con il cosiddetto “free-cooling”.

Breve profilo. La Casa di Cura polispecialistica Villa Verde, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, appartenente alla Rete Ospedaliera Qualità e Salute e nominata nel 2018 Presidio Ospedaliero, ha iniziato l’attività nel 1957 con l’obiettivo di offrire una vasta gamma di prestazioni sanitarie e diagnostiche in forma convenzionata e con elevati livelli di qualità. Oggi la Casa di Cura privata polispecialistica Villa Verde si avvale della collaborazione di circa 150 dipendenti, con una prevalenza di figure infermieristiche e tecnico-sanitarie, e di circa un centinaio di medici liberi professionisti, che coordinano 31 equipe, tra cui spiccano nomi di prestigio, noti per le elevate competenze e specializzazioni.
Nel 2018 ha registrato 6665 interventi chirurgici ordinari e di chirurgia ambulatoriale suddivisi nelle diverse aree di chirurgia generale e vascolare, oculistica, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia e urologia. Il Reparto di Medicina Lungodegenza, recentemente rinnovato, ha ospitato nel corso dell’anno passato oltre 900 pazienti per un totale di 20.133 giornate di degenza.

La Casa di Cura offre inoltre una vasta gamma di servizi ambulatoriali e diagnostici, tra i quali diagnostica per immagini (quasi 50.000 esami nel 2018, tra risonanza magnetica, TAC, radiologia tradizionale ecografie e mammografie), endoscopia (circa 1.700 tra gastroscopie e colonscopie), cardiologia (oltre 13.000 prestazioni diagnostiche strumentali cui si aggiungono circa 4.400 prestazioni rese a pazienti ricoverati o in fase preoperatoria), medicina di laboratorio (con 15.600 accessi), fisioterapia (circa 700 pazienti in cura sia per la riabilitazione post-intervento che per trattamenti ambulatoriali di esterni), per un totale, nel solo 2018, di oltre 46.000 visite specialistiche ed esami nelle varie aree.