Mercoledì 16 giugno un uomo di 51 anni, Aniello Iazzetta, originario di Afragola (nel Napoletano), è stato trovato morto nella sua abitazione di via Stalingrado, una laterale di via Fratelli Cervi, a Reggio Emilia, con evidenti traumi alla testa e al volto. I carabinieri, allertati da una chiamata al 112 effettuata da un vicino di casa, non escludono alcuna ipotesi, tra cui anche quella della morte violenta per omicidio.
Sul posto, oltre ai militari del servizio radiomobile del comando di corso Cairoli, sono arrivati anche i carabinieri del reparto rilevazioni scientifiche, che hanno cercato indizi e prove che potrebbero essere utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto. In via Stalingrado, dove l’uomo abitava da una 20 anni, è arrivata anche il sostituto procuratore Valentina Salvi, pubblico ministero di turno, che coordinerà le indagini sulla vicenda. Gli investigatori non escludono nessuna pista, pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini.
L’uomo potrebbe essere morto da giorni, visto che il vicino, che con Iazzetta condivideva il bagno, ha chiamato le forze dell’ordine preoccupato perché da tempo non vedeva tracce del 51enne.
Vincenzo Iazzetta, che i conoscenti ritraggono come un uomo ultimamente provato dalla depressione per lenire la quale si rifugiava nell’alcol, ha una figlia avuta dopo un matrimonio nel 2004 con una donna di origini baresi, relazione che si era esaurita qualche tempo poco per contrasti familiari.







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