Reggio, striscione dell’estrema destra davanti alla chiesa del Sacro Cuore: “Verità e giustizia per Bibbiano”

striscione Reggio Emilia Tricolore Bibbiano chiesa Sacro Cuore Baragalla – FB RET

Nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 luglio, militanti del gruppo di estrema destra Reggio Emilia Tricolore hanno affisso uno striscione con lo slogan “Né santi, né martiri. Verità e giustizia per Bibbiano” davanti alla chiesa della parrocchia del Sacro Cuore a Baragalla.

Il riferimento è alla messa che era in programma lo scorso 25 giugno nella chiesa reggiana, poi annullata all’ultimo momento dal parroco don Davide Poletti dopo giorni di polemiche per l’insolita motivazione che accompagnava l’annuncio della celebrazione eucaristica nel bollettino settimanale dell’unità pastorale Laudato si’: “Per il processo di Bibbiano che si sta concludendo nel primo grado”. Il rimando, in quel caso, era evidentemente al processo relativo all’inchiesta “Angeli e Demoni”, nata per far luce sulle presunte anomalie negli affidamenti di minori nel sistema dei servizi sociali della Val d’Enza reggiana (la cui sentenza di primo grado per le 14 persone imputate è attesa tra qualche giorno).

“Questo gesto – ha scritto il gruppo Reggio Emilia Tricolore sui suoi canali social rivendicando l’azione notturna – vuole essere un messaggio chiaro e fermo: non è il tempo dei silenzi né delle ambiguità. Non possiamo permettere che una delle vicende giudiziarie e umane più gravi degli ultimi anni venga offuscata da iniziative che rischiano di distorcere la realtà o confondere la giustizia con la solidarietà ideologica. È assurdo aver organizzato una messa ‘per il processo di Bibbiano’ mentre ancora si attende verità giudiziaria e chiarezza piena su quanto accaduto”.

“La nostra richiesta è semplice: rispetto per le vittime, trasparenza per le famiglie coinvolte, garanzie per i minori e nessun tentativo di beatificazione preventiva degli imputati. In una democrazia matura, chi sbaglia deve rispondere davanti alla legge, e chi ha subìto merita ascolto, giustizia e tutela. Continueremo a vigilare, al di là delle polemiche politiche o delle liturgie di parte. Non accetteremo che si riscriva la storia del caso Bibbiano a colpi di cerimonie simboliche o di narrazioni devianti”.

* * *

Sulla vicenda è intervenuto il Partito Democratico di Reggio, che ha espresso “piena solidarietà e vicinanza a don Davide Poletti” per lo striscione intimidatorio: “Con l’ormai noto modus operandi di agire coperti dall’ombra, queste persone vorrebbero condizionare la libera espressione dei cittadini sulla vicenda giudiziaria di Bibbiano, arrivando in ultima istanza a danneggiare lo strumento dell’affido e dunque tanti bambini e famiglie coinvolti o che potrebbero esserlo. A don Davide e a tutte le famiglie affidatarie che possono sentirsi minacciate da questi gesti esprimiamo pieno sostegno, sicuri di rappresentare il pensiero della grande maggioranza dei reggiani e di tutta quella comunità che sta cercando di uscire dalla mera propaganda politica per il bene dei più piccoli”.

“Stanotte qualcuno ha pensato di intimidire don Davide. Naturalmente, con il favore delle tenebre, per non assumersi la responsabilità di un gesto vile”, ha detto invece il deputato reggiano del Pd Andrea Rossi: “Chi conosce don Davide Poletti sa quanto sia assurdo anche solo pensare di attaccarlo. È una persona buona, profonda, generosa. Un sacerdote che ti accompagna nei momenti importanti della vita — per me, anche nel giorno del mio matrimonio — con una presenza discreta ma vera, fatta di ascolto, attenzione, accoglienza. Non ama i riflettori. Non cerca il clamore. Ma ama la verità. Ama la giustizia. Ama il Vangelo e lo vive ogni giorno, con semplicità. Costruisce relazioni. Si prende cura delle persone, delle fragilità, delle domande difficili. Sempre con mitezza, senza giudicare, senza escludere. Ed è questa la sua forza. A lui va il mio pensiero più affettuoso. E a tutte le famiglie affidatarie che oggi si sentono scosse o ferite da questo gesto ingiusto, voglio dire: non siete sole. C’è una comunità intera che vi sostiene. Anche nel silenzio. Non sempre il bene fa rumore. Ma, come ci ricorda don Davide, alla fine è ciò che resta”.

Anche la sezione reggiana dell’Anpc (Associazione nazionale partigiani cristiani) ha espresso a don Davide Poletti “solidarietà e vicinanza: siamo al suo fianco nel lavoro che sta portando avanti per raccontare le conseguenze molto difficili che un processo come quello sui servizi sociali della val d’Enza ha portato e sta portando in tutto il sistema dei nostri servizi”.



There are no comments

Partecipa anche tu